PRATOLA - I bus erano pieni e non potevano contenere altri passeggeri. Ed è così che circa quaranta studenti del De Nino-Morandi questa mattina sono rimasti a piedi. A Pratola Peligna è andato in replica un film già visto. Non è la prima volta in effetti che ragionieri e geometri non riescono a salire sui mezzi e sono costretti a chiedere aiuto ad amici e parenti per tornare a casa. Perché il disservizio, ancora una volta, si è verificato quando l’ultima campanella di oggi era suonata e gli studenti erano pronti a salire sui pullman per rientrare a casa. Ma su quei due bus della Tua ( a volte sono tre) non hanno trovato posto. Secondo alcune mamme sarebbero stati anticipati dagli alunni dell’Iti che, approfittando dei due mezzi a disposizione con capolinea Sulmona, sono saliti a bordo. Ma i genitori dicono basta ai soliti disagi. “Sono stata chiamata da mia figlia all’ultimo minuto e ci siamo organizzati per andare a riprendere i nostri ragazzi”- osservano in coro le famiglie- “questo succede perché nessuno controlla chi sale e spesso i nostri ragazzi restano a piedi. Oggi erano una quarantina”. Insomma il disguido non è andato giù ai genitori che auspicano il rientro a Sulmona.Il prossimo 19 marzo si riunirà in Provincia la commissione edilizia scolastica per programmare il trasloco e fissare il rientro. In quella sede sarà esaminato anche lo stato dell’arte per i lavori di adeguamento sismico della sede storica di via D’Andrea. Per l’ex convento di S. Antonio, invece, si dovrà valutare se optare per un trasloco sotto le feste pasquali oppure aspettare l’inizio del prossimo anno scolastico. La seconda ipotesi non piace al comitato De Nino-Morandi, presieduto da Franco D’Amico, che aveva organizzato l’assemblea con la popolazione scolastica per conoscere dalla Provincia la data del rientro, auspicando un controesodo immediato. Martedì si saprà qualcosa di più. Quello che è certo è che i 90 mila euro da allocare in bilancio per la sede alternativa ci sono come pure la ditta che si è aggiudicata la manifestazione d’interesse ha ottenuto tutte le autorizzazioni. Ora bisogna passare all’atto pratico. In un modo o in un altro. Perché non si può lasciare una popolazione scolastica con il fiato sospeso.
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