SULMONA - "Le sponde del Rubicone sono vicinissime.Tra poche ore le dimissioni del Sindaco saranno irrevocabili.Mi ero permesso di suggerire un percorso. Non so cosa succede nelle segrete stanze del palazzo ma, da quel che leggo, il Sindaco aspetta segnali e la città aspetta il Sindaco. Proviamo, allora, a raccontare a Sulmona cosa potrebbe succedere se, come è probabile, ci ritrovassimo senza Sindaco. Non si voterà subito. Le prossime elezioni si celebreranno, come previsto dalla legge, in tarda primavera e l'80% degli attuali Consiglieri non sarà rieletto.Palazzo S.Francesco sarà guidato, per molti mesi, da un Commissario che farà "l'ordinario dell'ordinaria amministrazione", in un momento delicato di questa città, in cui servirebbero gli "straordinari nella straordinaria amministrazione".
Non aspettiamoci che il Commissario corra a Roma per bussare alla porta di qualche Ministro per fermare il tubo dell'Eni o per salvare il Tribunale; non aspettiamoci che corra all'Aquila per riqualificare l'Ospedale; non aspettiamoci che metta in atto le procedure per accellerare le pratiche del terremoto e per far arrivare nuovi fondi, nè che spronerà gli Uffici Urbanisti e Tecnici per dare attuazione ai Piani Complessi e lavoro e respiro al settore delle imprese edili; non farà scelte per il Centro Storico, non farà, insomma, sentire, alla nuova politica che governa il paese ed alla nuova che governerà la regione, la voce forte e chiara di questa città.
Perderemo due Consiglieri, Fabio Ranalli e Mauro Tirabassi, che recitano un ruolo apprezzato ed autorevole nel Consiglio Provinciale.
Sarà un disastro. A qualcuno, dovremo dire grazie. Questa crisi non nasce per divergenze su profondi temi della amministrazione.
Per espresse dicharazioni sulla stampa e su FB, nasce per le ambizioni di qualcuno, non si sà se da Sindaco o Consigliere Regionale, ma, sicuramente, a candidarsi.
Vorrei però, con affetto, ricordargli, che, a meno che non smentisca se stesso e abbandoni il centrosinistra, di cui si si dichiara "anima", non andrà da nessuna parte neanche se facesse le magie di abbinarsi, come alle elezioni comunali, con una potente candidata femminile che gli porti, in dote, una valanga di voti portandolo a risultati inaspettati.
Alle prossime regionali lo schieramento riformista arriverà terzo, se non quarto, e, nella migliore delle ipotesi, prenderà 4/5 seggi, poco più di uno a provincia. Non c'è trippa per gatti.
Mi sarei, invece, aspettato che il nuovo protagonista della politica sulmonese, visto che è stato eletto in una lista su cui avevano fatto convergenza diverse componenti della politica, del mondo civico e del mondo culturale, (che hanno portato moltissimi voti), prima di fare scelte importanti, come quella di indicare un assessore o mettere in crisi la amministrazione comunale, convocasse i suoi "azionisti", tra cui il PSI di cui sono autorevole ed ufficiale esponente, per concordare, come democrazia insegna, scelte e linee politiche.
Invece abbiamo avuto un "self made-men" al quale non ci resta che dire grazie per questi "brillanti" risultati".
Massimo Carugno
della Segreteria Nazionale del PSI.
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