SULMONA - "Ovunque in Italia è aperta una profonda riflessione sui "Centri Storici" che impegna le Amministrazioni Comunali, quali che siano le loro dimensioni.A Sulmona invece, i Commercianti, ad oltre un mese dalla manifestazione che li ha visti occupare la Sede Comunale con una imponente presenza per denunciare con forza le carenze del "Salotto Buono" cittadino, devono amaramente constatare il "Nulla Amministrativo" rispetto alle criticità del Centro Storico,presentate in quella occasione alla Sindaca, membri di Giunta e del Consiglio.
Niente di niente tranne una poco efficace ordinanza sindacale sul decoro dei locali commerciali inattivi.
E tante discettazioni su questo o su quello (mai peraltro tradotto in atti amministrativi) buone solo a riempire colonne e colonne sulla stampa locale con toni fra l'altro volutamente marcati, volti ad una "populistica" ricerca di facili consensi nell'opinione pubblica. Forse per far passare in sordina l'aumento della TARI a Sulmona, che già condivideva con Roseto la più forte pressione fiscale in Abruzzo. Ben diversamente da altre Amministrazioni che hanno ridotto la TARI e adottato incentivi e agevolazioni alla permanenza dell'attività commerciale e dell'artigianato artistico nei Centri Storici. C'è bisogno di cambiare rotta e di riservare più attenzione all'economia che può essere prodotta nel Centro Storico di Sulmona. Anche nella Settimana Santa appena trascorsa l'Amministrazione Comunale si è fatta trovare impreparata a rispondere alle esigenze dei residenti ed alle aspettative dei visitatori e degli operatori tra bagni pubblici chiusi, transennamenti trasandati nei punti più strategici, aree di parcheggio e variazioni alla mobilità non segnalate adeguatamente e addirittura in contrasto con le ordinanze esposte, autorizzazioni all'occupazione del suolo pubblico non rilasciate. Per non parlare delle peregrinazioni a cui sono stati i camper per l'annosa indisponibilità dell'area a loro riservata, con estremo imbarazzo della locale Associazione Camperisti che anche nel 2018 si è vista costretta ad annullare tutti gli eventi e raduni programmati.
E nel frattempo, a dispetto delle numerose strutture in disuso, si preparano gli esodi di servizi strategici quali la Tenenza della Guardia di Finanza, della Agenzia di Riscossione e della sede locale della Università di L'Aquila, che per anni ha dato un importante risalto regionale a Sulmona oltre all'ovvio risvolto positivo sul piano economico. Per chiudere il disastroso quadro turistico-culturale (di cui tanto ci si riempie la bocca per avvalorare ulteriori limitazioni alla viabilità) nessuna tempistica prevista per le riaperture del Liceo Classico e della annessa una volta prestigiosa Biblioteca Comunale, nonché dell'Istituto Tecnico Commerciale e Geometri.
Urge rendere operativo il tanto sbandierato tavolo di concertazione sul Centro Storico perché la stagione estiva incombe ed i Commercianti non possono più essere solo attori responsabilizzati (in quanto sollecitati a sostenerle) di scelte altrui, calate dall'alto a volte senza preavviso e senza confronto con le categorie sul loro impatto.
Può ancora essere il momento del confronto e della compartecipazione con l'Amministrazione Comunale su tutta la tematica del Centro Storico, ma solo a patto di una reale condivisione ed una operatività più tempestiva".
COMMERCIANTI CENTRO STORICO
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