SULMONA - "La scrivente FP CGIL, con la presente nota, fa riferimento alle notizie apprese dagli organi di stampa relativamente alla chiusura delle attività del CSM su disposizione del Sindaco di Sulmona a seguito dei risultati della verifica dei Nas, ed al conseguente spostamento dei Servizi presso i locali della Medicina Nucleare di Sulmona.
Pur non potendo pienamente entrare nel merito delle disposizioni, atteso peraltro che al riguardo, è ormai necessario attendere il giudizio che il TAR dovrà emettere a seguito del ricorso presentato dalla ASL, la scrivente FP CGIL non può fare a meno di evidenziare,
e quindi sottoporre all'attenzione ed alle responsabilità delle SS.LL., le conseguenze, quantomeno in termini di disagio, che i pazienti e gli utenti tutti sono costretti a subire a causa di quanto oggi sta accadendo.
Tali disagi, sempre secondo quanto è stato appreso dagli organi di stampa, sono addirittura destinati ad aumentare e a ripercuotersi oltre che sull'utenza del CSM anche sull'utenza del Servizio di Medicina Nucleare. Infatti, stando a ciò che è stato comunicato, in carenza di immediate soluzioni alternative, i pazienti della Medicina Nucleare di Sulmona, (che ricordiamo è stata tra le prime ad aprire in Abruzzo) a causa dell'utilizzo dei locali da parte del Centro di Salute Mentale saranno costretti – al fine di non vedere differite le prestazioni diagnostiche programmate – a recarsi a L'Aquila con evidenti ripercussioni di tipo economico e sociale.
In più sembrerebbe che l'eventuale trasferimento delle prestazioni scintigrafiche per i pazienti cardiologici nel PO di L'Aquila costringerebbero anche il personale medico dell'UOC Cardiologia UTIC del PO di Sulmona a recarsi nel Presidio Aquilano distraendo le già esigue risorse dal Presidio Ospedaliero Peligno.
Alla luce di quanto sopra riferito e nel primario interesse dell'utenza, sulla quale non possono e non devono ricadere le ripercussioni di ciò che, a giudizio della cittadinanza, appare essere una mera discussione personale tra le SS.LL. sotto forma di un “braccio di ferro”, la scrivente Organizzazione Sindacale chiede un immediato incontro congiunto al fine di poter trovare le necessarie soluzioni che debbano contestualmente garantire il diritto costituzionale alla salute al cittadino/utente e condizioni di lavoro per ogni singolo operatore adeguate alle vigenti normative.
Infine, si chiede fin da ora di conoscere quale sia l'organo competente al rilascio della segnalazione certificata di agibilità del secondo piano dell’immobile in cui sono ubicate le strutture del CSM, e quali sono state le eventuali azioni intraprese dalle SS.LL. finalizzate alla definizione di tale procedura".
Al Sindaco Di Sulmona
dott.sa Annamaria Casini
Al Direttore Generale della ASL 1 Avezzano Sulmona L'Aquila
dott. Rinaldo Tordera
P. La Segreteria FP CGIL
Provincia di L'Aquila
Anthony Pasqualone
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