SULMONA – Il Cpnr, alla luce del nuovo decreto Lorenzin dello scorso 11 novembre che apriva uno spiraglio per i punti nascita montani, ha espresso undici voti contrati e soli tre favorevoli. A sostenere la deroga per il punto nascita peligno la sulmonese Gianna Tollis del reparto di pediatria
del Ss.ma Annuziata, Sandra Di Fabio del Dipartimento Materno-Infantile della Asl 1 e un ginecologo dell’ospedale di Atri. La valutazione espressa dal Cpnr è meramente tecnica ma determinante per la sorte del punto nascita peligno, poiché il parere del comitato è vincolante sul rapporto finale. L’ultima parola in ogni caso spetta come al solito della politica che potrebbe ribaltare la situazione, assicurando lunga vita a ostetricia e ginecologia. Per il punto nascita di Sulmona non è proprio il momento di parlare di chiusura. Nei giorni scorsi il personale ha fatto sapere che nel reparto sono stati ridotti i tempi di attesa, anticipando le visite programmate per settembre 2016. Nel capoluogo peligno sono partiti gli incontri di sensibilizzazione per donne e giovani sui temi di fertilità e salute. L’intenzione è anche quella di attivare nuovi servizi in sala parto come musicoterapia, aromaterapia e cromoterapia. Il punto nascita, per farla breve, ha tanta voglia di vivere ma deve essere messo in condizioni di poter continuare ad operare.
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