SULMONA - Troppa poca programmazione. Questo, lamenta il Tribunale per i Diritti per il malato che puntando il dito contro la politica sottolinea:"Non è possibile mettere le pezze con nomine di Direttori Generale senza neppure sapere quante Asl resteranno. Gli ospedali hanno bisogno di programmazione dato che interi reparti rischiano di scomparire trasformando ospedali in strutture non in grado di salvare la nostra pelle". Il responsabile del Tdm regionale, Edoardo Facchini parla senza mezzi termini precisando che non "esiste interazione tra Medicina di base, presente sul territorio a macchia di leopardo (e mal funzionante)
e le strutture ospedaliere e quelle ambulatoriali che erogano servizi diversi". La condizio sine qua non per far funzionare la sanità sembra essere:" una capacità organizzativa a livello regionale, che fornisca una guida al funzionamento razionale dell'intera sanità abruzzese. L'approssimazione, la logica dei numeri elettorali e le risposte da dare a tutti i politici locali di ogni colore non possono appartenere a quella che in tempi brevissimi deve essere la riorganizzazione di una sanità regionale che non può e non deve vantarsi di alcune eccellenze, salva vita, in un territorio in cui non riesce a garantire la quotidianità di migliaia di persone che stanno male". La spada di Damocle sul settore ospedaliero sono gli sprechi e la mancanza totale di razionalizzazione delle strutture e dei servizi. Basta parlare di extramoenia e di intramoenia viste le già lunghissime liste d'attesa". Facchini in chiosa alla sua nota scrive:"Di sanità si deve vivere. Di sanità non si può morire.Noi non staremo più a guardare e a subire la distruzione di aziende sanitarie preposte alla nostra salute e sopravvivenza. Saremo ancora più presenti e più aggressivi nei confronti di tutti quelli che operano non nell'interesse prioritario della salute del cittadino ma per interessi meramente politici. Ecco perchè organizzaremo una campagna d'informazione affinché i cittadini, già ora consapevoli che le cose non funzionano, si rendano conto con una migliore cognizione di causa che questo stato di cose deve immediatamente cessare". Intanto si chiede all'assessore regionale di riconvocare, in tempi brevissimi, tutti i tavoli tecnici, i sindacati e le associazioni di volontariato per evitare che trascorrano anni distruttivi senza l'uscita dal commissariamento.
Barbara Delle Monache
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