PRATOLA - "Era Il 14 febbraio del 2012 quando con delibera del commissario Delegato per la ricostruzione Gianni Chiodi, venne rimodulato l'importo del finanziamento progetto " Scuole d'Abruzzo Il Futuro in Sicurezza" decreto 89/2011, al Comune di Pratola Peligna vennero assegnati definitivamente 4,8 milioni di euro a fronte di 6 milioni di euro richiesti.Nonostante venne certificata la riduzione del finanziamento, la maggioranza Vivere Pratola durante la campagna elettorale del maggio 2012 illuse i cittadini Pratolani con manifesti e propaganda che annunciavano la realizzazione di un polo unico scolastico"si legge in una nota giunta in redazione.
"Negli anni avvenire la maggioranza guidata da De Crescentiis cambia indirizzo e procede nella direzione della messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti, come ampiamente sostenuto dalla lista Pratola Innanzitutto Pratola Soprattutto. Oggi 11 luglio 2015 l'amministrazione PD non ha prodotto i progetti definitivi della messa in sicurezza dei nostri edifici scolastici, non ci sono bandi per l' assegnazione dei lavori e abbiamo la certezza che nei prossimi 2 anni nulla verrà fatto per garantire strutture pubbliche scolastiche sicure.Per i nostri figli resteranno scuole non a norma, nonostante nel bilancio 2014 del comune di Pratola Peligna il finanziamento di 4,8 milioni di euro viene regolarmente contabilizzato nelle entrate.Siamo molto dispiaciuti nel fare queste affermazioni, perché siamo consapevoli che un'ennesima opportunità per Pratola subisce un rallentamento dovuto a scelte politiche amministrative sbagliate.Fallisce la ricostruzione pubblica scolastica perché oggi la maggioranza scopre che tale cifre non è sufficiente né per realizzare il polo, né per mettere in sicurezza i plessi esistenti, lo scopre solo oggi, nonostante le dotazioni finanziarie di cassa sono disponibili agli enti attuatori da oltre 3 anni.Infine, denunciamo la completa assenza di organismi consiliari di vigilanza e controllo non previsti dal nostro regolamento, e non voluti dalla maggioranza, che si rifiuta da anni di regolamentare e disciplinare l'attività dei consiglieri che operano spesso solo con le indicazioni del Tuel.Non è accettabile che in un comune di 8.000 mila abitanti non vi siano le commissioni di vigilanza e controllo previste in oltre il 65%dei comuni italiani.I milioni di Euro di finanziamento se li vogliono gestire loro senza nessun controllo".
Antonio Di Nino
Antony Leone
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