SULMONA - La conferenza dei servizi fissata per il 7 agosto per decidere sulla centrale di compressione di Sulmona a servizio del metanodotto Brindisi-Manerbio è stata rinviata al 30 settembre. “Sono soddisfatto perché è quello che volevamo” lo afferma il sindaco di Sulmona, Giuseppe Ranalli, manifestando compiacimento per questo primo importante risultato ottenuto. “Sono grato per questo al sottosegretario Giovanni Legnini, al presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e al suo vice, Gianni Lolli – ha continuato Ranalli – l'impegno è stato quindi mantenuto dai vertici politici del Pd.
Ora si apre un nuovo scenario sul tavolo tecnico, per la valutazione delle soluzioni alternative al metanodotto e alla centrale di compressione di Case Pente e su questo fronte ora dovremo compiere ogni sforzo utile per arrivare all'attesa delocalizzazione dell'impianto, liberando il territorio ed il Centro Abruzzo da questo problema”."Si tratta di un rinvio opportuno - ha detto Lolli - che, insieme al presidente D'Alfonso e al Sottosegretario Legnini, avevamo espressamente chiesto al Sottosegretario De Vincenti nell'incontro di venerdi' scorso. Il Ministero ha evidentemente ritenuto fondata la nostra istanza ed ha deciso per il rinvio della Conferenza. In quella sede - aggiunge Lolli - recependo anche le istanze del territorio, avevamo sollevato non poche perplessita' sulla circostanza che un'opera di queste importanza venisse collocata in un'area ad alto rischio sismico. Con il presidente D'Alfonso avevamo poi fatto presente al Sottosegretario che il 'no' della Regione non e' un no a qualsiasi infrastruttura energetica, ma che si ritiene necessario rivedere l'attuale allocazione dell'infrastruttura stessa. Da qui - conclude il Vicepresidente - l'idea di costituire un tavolo tra le istituzioni interessate al fine di prendere in esame tutte le possibili alternative al percorso attuale, per valutare serenamente e senza pregiudizi, nella convinzione che non si sta facendo una battaglia contro il metano". Intanto, secondo quanto rende noto l'assessore alle opere pubbliche del Comune dell'Aquila, Alfredo Moroni, "il tavolo interistituzionale sara' convocato nei prossimi giorni dello stesso Ministero per lo Sviluppo Economico al fine di esaminare l'esame del percorso alternativo del metanodotto".
Moroni e' a capo del coordinamento interregionale (Abruzzo, Molise, Umbria, Marche ed Emilia Romagna ) che da tempo sta perorando la realizzazione del metanodotto in mare anziche' nel sottosuolo dei territori interessati e lungo la dorsale appenninica. "Il vice ministro Claudio De Vincenti ? ha dichiarato Moroni ? decidendo di convocare il tavolo ha di fatto riaperto una discussione sul percorso altamente impattante prospettato dalla Snam con la relativa realizzazione della centrale a Sulmona, accettando di voler valutare la soluzione alternativa promossa dal coordinamento antigasdotto che, oltre tutto, non comporterebbe l'aumento dei costi".
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