CORFINIO - Basilica di San Pelino gremita di gente per l'ultimo saluto a Marco Liberatore lo sfortunato giovane rugbista 20enne morto dopo 20 giorni dal pauroso incidente sul piano delle cinque miglia in cui perse la vita il 18 gennaio scorso anche il 14enne Salvatore Di Padova.L’intera comunità peligna, rimasta sconvolta, si è stretta attorno ai familiari della giovane vittima. Numerosi i messaggi di cordoglio per Marco Liberatore e di vicinanza soprattutto ai genitori Nino e Maria Grazia ed al fratello Maurizio.
Sulla bara la sua foto insieme a quella di Sasa, in tenuta sportiva uno accanto all'altro, con la scritta siete due angeli.Ai piedi il suo casco, all'esterno la sua moto."Ti penso e ti voglio bene e come in vita
ti sono accanto". "Il tuo caldo sorriso la dolce forza del tuo cuore oggi che sei un angelo del Signore li hai lasciati in dono a tutti noi...e in noi per sempre vivrai...Ciao Marco"."Ciao campione rimarrai per sempre nei nostri cuori".Questi alcuni degli striscioni per Marco.Il parroco per volere della famiglia, ha fatto uscire dalla cattedrale telecamere, macchine fotografiche e taccuini durante la cerimonia.Al termine all'uscita del feretro, tanti sono stati gli applausi dei presenti che hanno voluto cosi dare l'addio al giovane rugbista.Un lungo corteo si è incamminato lungo il viale dove abitava Marco con la sua famiglia fino al cimitero.La bara è stata portata a spalla dagli amici e dai componenti della sua squadra del Sulmona Rugby.I ragazzi hanno urlato a squarciagola per cinque volte il suo nome e la musica che Marco preferiva lo ha accompagnato per tutto il tragitto, fino alla sua ultima meta.
il padre di Salvatore Di Padova presente al funerale |