SULMONA - Scioglimento della giunta comunale e ritorno alle urne alla prima data utile. E' quanto chiede CasaPound Italia a fronte dell'ennesima crisi nella maggioranza comunale a neppure un anno dal voto della primavera 2013. " Dopo mesi di inefficienza amministrativa e assessori dimissionari, ci chiediamo per quanto tempo ancora questa città dovrà continuare a vergognarsi di questa falsa politica cittadina. Vogliamo ricordare al sindaco Ranalli che ci sono priorità maggiori rispetto alle problematiche interne del suo partito, e che questo territorio deve essere tutelato da una classe politica che sia in grado di dare risposte ai disoccupati,
alle famiglie, e ai giovani. Vogliamo anche far notare come mentre in questi mesi in Giunta si passava il tempo a litigare, a Roma veniva decisa la soppressione del Tribunale di Sulmona, fondamentale presidio della legalità sul nostro territorio, e continuava l'agonia della zona industriale". Così Alberto Di Giandomenico, responsabile sulmonese CasaPound, in una nota."Se la giunta comunale non riesce a trovare la stabilità interna necessaria per poter affrontare le gravi emergenze che interessano il nostro territorio - continua Di Giandomenico - allora non possiamo che chiedere al sindaco Ranalli di dimettersi, affinchè dal ritorno alle urne possa emergere una nuova amministrazione capace di tutelare gli interessi di Sulmona e dei Sulmonesi. Per quanto ci riguarda, continueremo il nostro impegno quotidiano a fianco dei cittadini per la difesa e la valorizzazione della città di Sulmona e della valle peligna, che si trovano a subire le pesanti conseguenze di una pessima gestione amministrativa a tutti i livelli ".
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