"Lo scopo di questa iniziativa è quello di parlare di un fenomeno in allarmante crescita“ ha spiegato Susanna Loriga.“Non si è parlato solo di femminicidio ma anche di altri reati consumati tra le mura domestiche come gli omicidi in famiglia, gli infanticidi, fino ad arrivare alle violenze psicologiche che si ripetono spesso in molte famiglie e che poi portano altri tipi di violenza“ha continuato la Loriga”Lo scopo è fare intanto informazione e non allarmismo, anche perchè molti programmi televisivi si occupano di questo argomento quasi rappresentando la famiglia italiana come una famiglia malata, questo segnale non è
uscito da questo convegno, ma piuttosto ci deve essere un messaggio di speranza.Cosa possiamo fare per migliorare la situazione per aiutare le famiglie a parlare? Io punterei l'attenzione su una proposta dell'istituzione di un tribunale della famiglia, sia di natura giuridica che sociologica, che ne tuteli i diritti senza parcellizzare le competenze proprio per evitare che nella fase post separazione si consumi l'80% delle violenze.In italia uccide piu' la famiglia della mafia, ha spiegato Loriga” Prima del 2006 i delitti delle cosche superavano quelli tra familiari, dopo c'è stata un'inversione di tendenza preoccupante addirittura 146 omicidi dalle cosche contro i 176 avvenuti in famiglia e solo nel 2006.Molte famiglie implodono per i ritmi di vita sempre piu' frenetici per il discorso di camuffare attraverso le apparenze uno stato di normalità.Ultimamente l'altra preoccupazione in piu' è lo stato di crisi economica, non dimentichiamo che la disperazione è una cattiva consigliera da cui nascono i gesti estremi"ha concluso la Loriga.“Questo è un problema che è stato
Susanna Loriga |
diritti civili che viene sottovalutato da parte dei parlamenti e dei governi.Nei confronti di questo problema c'è silenzio a volte un'apatia“ha spiegato Mascitelli.”Noi come gruppo parlamentare nel maggio 2012 abbiamo presentato un ordine del giorno che impegnava il governo a sottoscrivere al più presto una convenzione del consiglio d'Europa firmata a Istanbul nel maggio 2012 per la lotta e la prevenzione contro la violenza alle donne e contro la violenza in ambito famigliare.A settembre 2012 abbiamo riproposto un'altra risoluzione con i contenuti e i contributi di tutte le altre formazioni politiche.Il risultato è stato che finalmente il governo ha deciso il 27 settembre del 2012 di sottoscrivere il trattato con il consiglio europeo a cui doveva seguire un disegno di legge di ratifica votato da tutto il parlamento, ma questo disegno di legge è stato presentato a camere sciolte“ha concluso Mascitelli