SULMONA - Proposte per minore tassazione vengono presentate dal consigliere comunale di maggioranza Gaetano Pagone, in una lettera aperta al sindaco Federico, all'assessore Ramicone e al presidente del consiglio comunale Angelucci, di contro al decreto Salva Italia del Governo Monti, in quanto "manca a livello nazionale una reale presa di coscienza della situazione generale nonché una conoscenza delle realtà quotidiane della popolazione che a noi non possono sfuggire". "Nel difficile momento economico che stiamo vivendo a livello Internazionale, Nazionale e soprattutto locale non possiamo supinamente
accettare che il Governo Nazionale continui, con operazioni contenenti esasperate manovre fiscali e insopportabili prelievi, ad allargare la forbice sociale esasperando il divario tra veri poveri e veri ricchi in nome del rigore (tanto), equità (nessuna) e crescita(inesistente)" scrive Pasgone "E' necessario creare un movimento che nelle forme democratiche faccia sentire la propria voce.
Gli enti locali non possono essere la mano armata di chi, con le cosiddette operazioni "salva Italia", tutte incentrate sulle spalle dei ceti sociali più bassi ed in difesa della casta e dei poteri forti, ci rende esecutori di prelievi forzati che metteranno in ginocchio la classe produttrice del paese.
Credo che il nostro Comune, così come tanti altri, per le errate politiche del passato che hanno, diciamolo pure, fatto comodo a tutti, dovesse approvare un bilancio depurato da quelle poste di entrata di dubbia esigibilità sarebbe probabilmente in dissesto finanziario o, comunque, nelle condizioni di non poter più offrire servizi essenziali limitandosi a sostenere le sole spese del personale". Preme Pagone su alcuni principi "abbattimento di 0,2 punti percentuali dell'aliquota sulla prima casa, inserimento tra le prime case quelle i cui proprietari dimorino in case di riposo e-o di assistenza sanitaria e non siano locate. Ove ciò non dovesse essere possibile, a termine di legge, abbattimento di 0,3 punti percentuali dell'aliquota per esse fissata purché ricorrano le suddette condizioni, inserimento tra le prime case quelle concesse in comodato d'uso, anche se tacito, a genitori e-o figli ove essi dimorino ed abbiano la loro stabile ed effettiva residenza. Ove ciò non dovesse essere possibile a termine di legge abbattimento di 0,3 punti percentuali dell'aliquota per esse fissata, aumento di 0,3 punti percentuali dell'aliquota delle seconde case ove queste siano locate a canoni non concordati e-o a disposizione del proprietario; abbattimento di 0,3 punti percentuali per le abitazioni, oltre la prima, qualora queste siano locale a canoni concordati risultanti da pubblici atti, esenzione per gli edifici inagibili a seguito del sisma del 06.04.200, esenzione per gli edifici inagibili sulla base di dichiarazioni asseverate da tecnici iscritti all'albo dei professionisti".
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