SULMONA – Portare l’agnello
abruzzese, locale, nei menù dei ristoranti del territorio è lo scopo dell’iniziativa
targata Slow Food Abruzzo che ieri ha incontrato i ristoratori della Valle
Peligna nei locali dell’Officina dei Sapori a Sulmona. Valorizzare le tipicità
del territorio premendo su cibi sostenibili e di qualità per tutelare la
biodiversità agroalimentare e culturale e per conservare le specificità degli
alimenti locali e delle tradizioni contadine, è tra i compiti di Slow Food Abruzzo, ed è in
quest’ottica che ieri si è tenuto l’ incontro in relazione all'accordo di
filiera disciplinare del buon gusto dell'agnello abruzzese. I saperi delle
comunità possono giocare un ruolo fondamentale per proteggere
gli ecosistemi e
per promuovere una produzione sostenibile. Slow Food Abruzzo è impegnata a
rafforzare l’economia locale e a favorire la costituzione di un’alleanza forte
tra chi produce e chi consuma. “E’ nostra intenzione promuovere un accordo di
filiera corta tra i cuochi abruzzesi e i produttori di piccola e media scala”
ha affermato Giorgio Davini fiduciario Slow Food condotta peligna che
da sempre promuove la valorizzazione del territorio attraverso i suoi
prodotti di qualità a livello alimentare “con questa occasione si vuole unire
la base produttiva degli allevatori abruzzesi ovicaprini con la ristorazione e
quindi con i consumatori, attraverso questo disciplinare di produzione
dell'agnello d'Abruzzo, si vuole proporre alla ristorazione un agnello di
qualità allevato e cresciuto sulle nostre montagne abruzzesi”. Secondo incontro
questo che ha coinvolto l'A.R.A. Associazione Regionale Allevatori e 20
operatori e ristoratori della Valle Peligna, esponendo questa opportunità per
poter avere nei loro ristoranti e cucinare l'agnello locale anche a prezzi
accessibili rispetto al mercato di oltre regione e di importazione.

I ristoratori si sono
mostrati estremamente interessati all’idea di avere per tutto l'anno la
disponibilità del prodotto. “Siamo soddisfatti perchè in questo modo riusciamo
a raggiungere direttamente lo chef nel suo ristorante con una consegna
<porta a porta> e in futuro troveremo certamente l'agnello abruzzese
nelle nostre tavole al fine di stringere un patto con cui gli chef si impegnano a cucinare e valorizzare i loro
prodotti, unendo il piacere di realizzare grandi piatti alla responsabilità verso
chi produce le materie prime”. Per un cibo buono, ma anche genuino, naturale,
pulito.
E non solo. Giusto,
rispettoso verso chi lo ha prodotto, coltivato, allevato. Per Raffaele Grilli
fiduciario Slow Food Val Vibrata Giulianova bisogna mettere insieme gli allevatori
e i ristoratori per dare rilievi ai prodotti abruzzesi. L'associazione italiana
allevatori effettua un controllo sia da un punto di vista della crescita che
del mattatoio e alla fine viene rilasciato un attestato di certificazione che garantisce
la provenienza e la qualità dell'agnello abruzzese. "Siamo stati onorati
che Slow Food abbia scelto questa scuola anche perchè si sposa con i nostri
principi che sono quelli della sana alimentazione con adeguati mezzi di trasformazione
di prodotti che si vengono a produrre nella nostra zona come l'aglio rosso
l'agnello il grano solina” ha detto Angelo pellegrino, direttore Cescot. Teoria
e pratica insieme ieri. L'A.R.A. ha provveduto all’agnello allevato in
un'azienda abruzzese controllata e la carne è stata cotta e fatta assaggiare ai
presenti senza condimenti e spezie per dimostrare come il gusto di questo tipo
di carne si mantiene rimanendo inalterato. Prossimi appuntamenti riguarderanno il
concetto della sana alimentazione che passa attraverso il pane e, in collaborazione
con le scuole e il Comune di Sulmona, a maggio si svolgerà un’iniziativa per
reintrodurre il concetto del panino, come sana alimentazione nella merenda dei
bambini.