sono funzionanti tutte le discariche esistenti, nell'Aquilano oltre alle due strutture attive, ve ne sono altre tre giunte a saturazione e attualmente chiuse (Le Tomette a Poggio Picenze, Santa Giusta a Sante Marie e Bocche di Forlì a Castel di Sangro). L'unica discarica presente nel Pescarese, quella di Colle Cese a Spoltore, è giunta a saturazione nelle scorse settimane ed è stata chiusa. Nessuna discarica è attiva nel Teramano, dove è prevista la realizzazione di due strutture, attualmente oggetto di ricorsi e contenziosi. Non è migliore la situazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti (che praticano il compostaggio o il Trattamento meccanico biologico). Su un totale di 14 strutture, ne funzionano 6: quella di Ancarano, nel Teramano, di proprietà di una ditta privata, che serve i Comuni della Val Vibrata; nel Chietino ci sono quella di Cupello (commissariato dalla Regione tempo fa e ora funzionante) e quella di Lanciano (un impianto mobile a 'bocca di discaricà che pratica la 'tritovagliaturà); nell'Aquilano quelle di Castel di Sangro, Aielli e Sulmona. Nessun impianto è attivo, invece, in provincia di Pescara.
Anche dal punto di vista delle strutture per il trattamento dei rifiuti, sono numerose le incompiute o le strutture non utilizzate. Nel Teramano, ad esempio, l'impianto di Notaresco non è in funzione, mentre quello di San Nicolò a Tordino non è mai stato realizzato. Nel Pescarese dovevano essere realizzati due impianti, uno a Manoppello e l'altro a Colle Cese di Spoltore, ma le strutture sono ancora inesistenti. Nel Chietino, il consorzio pubblico avrebbe dovuto realizzare una struttura a Fara Filiorum Petri, ma la pratica non è stata conclusa. Non è stato mai realizzato neanche l'impianto progettato all'Aquila, mentre la struttura di Sante Marie (L'Aquila) è andata incendiata ed è attualmente chiusa. Situazione analoga anche per le piattaforme ecologiche, ovvero i centri per la raccolta differenziata di rifiuti riciclabili. Su un totale di dieci ne sono attive quattro: Lanciano, Cupello, Aielli e Sulmona. Nel Teramano ve ne sono due realizzate e mai entrate in funzione - quelle di Sant'Omero e di Notaresco - ed una terza, nel capoluogo, mai realizzata. A Pescara ce ne sono due non funzionanti: una ad Alanno, attivata per qualche mese e poi chiusa, e una a Loreto Aprutino, mai entrata in funzione. Nell'Aquilano, la piattaforma di Sulmona, pur essendo in funzione, raccoglie quantità minime, tanto che il Comune conferisce i rifiuti anche ad un privato. All'Aquila, infine, era prevista una piattaforma, che però non è mai stata realizzata. "Il sistema pubblico è combinato in questo modo - commenta Gerardini - ed è chiaro che i privati fanno quello che vogliono. La responsabilità è dei consorzi, che hanno sempre lavorato male. Se in Abruzzo c'è una crisi impiantistica, infatti, il problema è solo di tipo territoriale-gestionale".