L’11
febbraio 2010 a
Tarsia (Cosenza) era esploso un altro metanodotto, sempre della SNAM, a causa
di uno smottamento di terreno. Al di là delle rassicurazioni della SNAM, un
fatto é certo : i metanodotti sono impianti molto pericolosi; considerato il
prodotto trasportato (gas a fortissima pressione) possono esplodere per
incidenti, attentati o anche per cause naturali. Il progetto del mega gasdotto
lungo la dorsale appenninica é una follia. L'eco-mostro della SNAM attraverserebbe tutti i
territori più altamente sismici, gli stessi del devastante terremoto del 6
aprile 2009 che ha colpito L'Aquila e gran parte della provincia,
sovrapponendosi al percorso del progetto A.P.E. (Appennino Parco d’Europa), con
gravi danni all’ambiente e agli ecosistemi e con ripercussioni negative
sull’economia locale.
A Sulmona i
rischi e i danni sarebbero doppi a causa della centrale di compressione.
Nonostante
le delibere di contrarietà approvate dagli Enti Locali e le risoluzioni votate
alla unanimità dal Consiglio Regionale d'Abruzzo e dalla Commissione Ambiente
della Camera dei Deputati, il procedimento autorizzativo dell'opera é in una
fase molto avanzata. La Regione intervenga subito esercitando i suoi
poteri : dica no all'intesa con lo Stato, fermi l'iter autorizzativo in
corso presso le strutture regionali, chieda l'istituzione del tavolo per
l'individuazione di una soluzione alternativa, al di fuori della dorsale
appenninica”
Per la
manifestazione un pulmann partirà alle ore 8,15 - ore 8,30. Appuntamento davanti
al Tribunale.