cautelare agli arresti domiciliari sono state firmate dal procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini, e dal sostituto Stefano Gallo, dopo intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, sequestri di hardware e software, audizione di testimoni e perquisizione negli uffici giudiziari e nelle abitazioni. I tre sono Luigina Oddi, 39 anni di Avezzano, Augusto De Paolis, 59 anni dell'Aquila, entrambi in servizio al tribunale di Sorveglianza, e Paolo Di Benedetto 40 anni di Sulmona, del Cisia abruzzese. Una sorta di terremoto in seno all'amministrazione della Giustizia dell'Aquila, nelle cui carceri sono rinchiusi esponenti delle più pericolose organizzazioni mafiose, un territorio nel quale anche a causa della ricostruzione post terremoto si sono concentrate le attenzioni delle mafie, tra cui camorra e 'ndrangheta.
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martedì 6 dicembre 2011
FAVORITISMI A PREGIUDICATI, ANCHE UN SULMONESE TRA I TRE FUNZIONARI ARRESTATI
SULMONA – Anche
un sulmonese tra i tre pubblici funzionari due del Tribunale di Sorveglianza, un altro in servizio al
coordinamento interdistrettuale abruzzese per i sistemi informatici
automatizzati presso la
Corte d'Appello dell'Aquila. Sono finiti in manette per favoritismi nei confronti di
pregiudicati, falsi in atti pubblici per coprire un diffuso fenomeno di
assenteismo e tentativo di
favorire una candidata al concorso pubblico per l'abilitazione alla
professione di avvocato. L'inchiesta è stata condotta dai finanzieri
del Nucleo di Polizia Tributaria dell'Aquila. Le misure di custodia
cautelare agli arresti domiciliari sono state firmate dal procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini, e dal sostituto Stefano Gallo, dopo intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, sequestri di hardware e software, audizione di testimoni e perquisizione negli uffici giudiziari e nelle abitazioni. I tre sono Luigina Oddi, 39 anni di Avezzano, Augusto De Paolis, 59 anni dell'Aquila, entrambi in servizio al tribunale di Sorveglianza, e Paolo Di Benedetto 40 anni di Sulmona, del Cisia abruzzese. Una sorta di terremoto in seno all'amministrazione della Giustizia dell'Aquila, nelle cui carceri sono rinchiusi esponenti delle più pericolose organizzazioni mafiose, un territorio nel quale anche a causa della ricostruzione post terremoto si sono concentrate le attenzioni delle mafie, tra cui camorra e 'ndrangheta.
cautelare agli arresti domiciliari sono state firmate dal procuratore della Repubblica, Alfredo Rossini, e dal sostituto Stefano Gallo, dopo intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti, sequestri di hardware e software, audizione di testimoni e perquisizione negli uffici giudiziari e nelle abitazioni. I tre sono Luigina Oddi, 39 anni di Avezzano, Augusto De Paolis, 59 anni dell'Aquila, entrambi in servizio al tribunale di Sorveglianza, e Paolo Di Benedetto 40 anni di Sulmona, del Cisia abruzzese. Una sorta di terremoto in seno all'amministrazione della Giustizia dell'Aquila, nelle cui carceri sono rinchiusi esponenti delle più pericolose organizzazioni mafiose, un territorio nel quale anche a causa della ricostruzione post terremoto si sono concentrate le attenzioni delle mafie, tra cui camorra e 'ndrangheta.