reparti di Ginecologia ed Pediatria dell’ospedale di Sulmona, trasferendoli nell’ala più nuova e dotarli di attrezzature moderne e, contemporaneamente, prevedere per l’accettazione delle emergenze del presidio di Castel di Sangro personale specializzato in grado di garantire i parti d’emergenza. Questi sarebbero i primi passi per ridare serenità al bacino di utenza del territorio peligno e l’inizio di un recupero della mobilità passiva dell’Alto Sangro dal vicino Molise” afferma in una nota il segretario provinciale Fials Confsal L’Aquila, Mauro Incorvati. “Innanzitutto” aggiunge “bisogna capire le ragioni del perché nell’ospedale di Sulmona il numero dei parti, dopo la chiusura dei punti nascita di Castel di Sangro e Popoli, non è aumentato, invece di
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lunedì 14 novembre 2011
FIALS "PERCHE' NUMERO PARTI DIMINUISCE E TRASFERIRE GINECOLOGIA NELL'ALA NUOVA"
SULMONA – Capire perchè il numero deI parti diminuisce, trasferire i reparti di ginecologia e pediatria nell'ala nuova sono le proposte lanciate dal sindacato Filas Confals L’Aquil che, in merito al rischio di
chiusura del punto nascita all’ospedale di Sulmona, chiama a raccolta le forze sindacali e politiche per fare
fronte comune nella battaglia e suggeriscono al Comitato popolese “Trasparenza
e legalità” di sensibilizzare le future mamme a venire a partorire a Sulmona. “Mettere
in sicurezza i
reparti di Ginecologia ed Pediatria dell’ospedale di Sulmona, trasferendoli nell’ala più nuova e dotarli di attrezzature moderne e, contemporaneamente, prevedere per l’accettazione delle emergenze del presidio di Castel di Sangro personale specializzato in grado di garantire i parti d’emergenza. Questi sarebbero i primi passi per ridare serenità al bacino di utenza del territorio peligno e l’inizio di un recupero della mobilità passiva dell’Alto Sangro dal vicino Molise” afferma in una nota il segretario provinciale Fials Confsal L’Aquila, Mauro Incorvati. “Innanzitutto” aggiunge “bisogna capire le ragioni del perché nell’ospedale di Sulmona il numero dei parti, dopo la chiusura dei punti nascita di Castel di Sangro e Popoli, non è aumentato, invece di
brutalmente chiudere
anche esso, solo per una questione di numeri”. Suggerisce, in conclusione, al
comitato di Popoli, il quale aveva proposto il trasferimento del SS Annunziata nella
struttura popolese, che se bisogna collaborare
con il nostro territorio “un segnale tangibile sarebbe quello di cominciare a sensibilizzare
le partorienti a venire a partorire a Sulmona”.
reparti di Ginecologia ed Pediatria dell’ospedale di Sulmona, trasferendoli nell’ala più nuova e dotarli di attrezzature moderne e, contemporaneamente, prevedere per l’accettazione delle emergenze del presidio di Castel di Sangro personale specializzato in grado di garantire i parti d’emergenza. Questi sarebbero i primi passi per ridare serenità al bacino di utenza del territorio peligno e l’inizio di un recupero della mobilità passiva dell’Alto Sangro dal vicino Molise” afferma in una nota il segretario provinciale Fials Confsal L’Aquila, Mauro Incorvati. “Innanzitutto” aggiunge “bisogna capire le ragioni del perché nell’ospedale di Sulmona il numero dei parti, dopo la chiusura dei punti nascita di Castel di Sangro e Popoli, non è aumentato, invece di