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venerdì 30 settembre 2011

PROBLEMATICHE CARCERE SULMONA ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA

SULMONA - Tutto l'Abruzzo “carcerario” rappresentato nella riuscita manifestazione di protesta indetta dalla Uil penitenziari, svoltasi  a Roma davanti al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Hanno partecipato più di 500 agenti provenienti da tutt'Italia. L’iniziativa ha fatto seguito al consiglio nazionale

direttivo tenutosi presso l'ergife palace hotel, al quale erano presenti il segretario generale Angeletti e il segretario della pubblica Amministrazione Attili oltre a tutti
i massimi vertici dell'amministrazione penitenziaria. In segno di vicinanza, per far sentire il loro supporto, anche i segretari genereli Uil del Corpo forestale dello stato, della polizia di stato e del corpo dei vigili del fuoco.
La Uil penitenziari Abruzzo, durante il consiglio direttivo nazionale” scrive Mauro nardella, vicesegretario regionale Uil penitenziari “ha elencato le innumerevoli problematiche insite nel mondo penitenziario abruzzese quali sovraffollamento e taglio delle risorse economiche che stanno rendendo estremamente difficile e vulnerabile ai detenuti e agli agenti la vita all'interno e fuori dai reparti detentivi.Un agente a vigilare 100 detenuti ed ecco annullato il disposto costituzionale che dovrebbe garantire l'applicazione in toto delle prerogative alle quali sono chiamati gli uomini della polizia penitenziaria! Il motto “Vigilando redimere”, che sta alla base del disposto normativo di cui all'art 5, c.2. della legge di riforma della polizia penitenziaria e che prevede la partecipazione diretta dei baschi blu all'opera rieducativa e risocializzante del detenuto, è stato di fatto riposto negli scantinati per l'impossibilità sopraggiunta dai continui tagli perpetrati a danno dell'intero sistema di poter disporre di un adeguato apparato (si è passati dai 25000 detenuti dei primi anni 90 ai 68000 attuali a fronte di 7000 unità in meno di polizia penitenziaria giacchè si è passati dai 43000 di 20 anni orsono agli attuali 35000).
Sono state rappresentate le politiche alle quali si atterrà la UIL abruzzese in futuro e che prevedono manifestazioni eclatanti di protesta qualora dovessero essere aperti il reparto penale della c.c. Di Pescara e il padiglione per complessivi 200 internati in quel di Sulmona e qualora non dovessero essere pagate entro un tempo ragionevole le indennità di missione e gli straordinari al personale avente diritto espropriato di questo diritto, come nel caso di Sulmona, da più di un anno. Saranno aperte vertenze su tutte le problematiche irrisolte e sui diritti soggettivi del personale di polizia penitenziaria e non solo non concessi e/o violati. La piazza in sostanza sarà la nostra abituale dimora qualora il ripristino di condizioni umani e sopportabili non troveranno spazio nelle agende non solo dei nostri dirigenti ma anche e soprattutto dai discutibili politici che ci governano”.







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