Diventa dunque operoso il cantiere attiguo al nosocomio. A Facchini, in ogni caso, non va giù la chiusura del punto nascita. Avviare i lavori per garantire un nuovo ospedale e chiudere il reparto di ostetricia per il responsabile del Tdm è una chiara contraddizione, frutto di una “ logica perversa” della politica. “ Chiudere il punto nascita è l’inizio della morte di un ospedale”, tuona Facchini. “ Non continuiamo a chiederci il perché si spendono milioni per costruire un altro nosocomio e poi bisogna fare una battaglia per difendere il punto nascita”.
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giovedì 26 marzo 2015
PARTITI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO OSPEDALE
SULMONA – Dopo tre mesi di intrepida attesa, finalmente lunedì scorso sono partiti ufficialmente i lavori per realizzare il nuovo ospedale. A vigilare è il responsabile del Tdm Edoardo Facchini. I tecnici nei giorni scorsi hanno provveduto a delimitare l’area e individuare una seconda zona dove dirottare i posti auto che non potranno più essere utilizzati fino alla fine dei lavori.
Diventa dunque operoso il cantiere attiguo al nosocomio. A Facchini, in ogni caso, non va giù la chiusura del punto nascita. Avviare i lavori per garantire un nuovo ospedale e chiudere il reparto di ostetricia per il responsabile del Tdm è una chiara contraddizione, frutto di una “ logica perversa” della politica. “ Chiudere il punto nascita è l’inizio della morte di un ospedale”, tuona Facchini. “ Non continuiamo a chiederci il perché si spendono milioni per costruire un altro nosocomio e poi bisogna fare una battaglia per difendere il punto nascita”.
Diventa dunque operoso il cantiere attiguo al nosocomio. A Facchini, in ogni caso, non va giù la chiusura del punto nascita. Avviare i lavori per garantire un nuovo ospedale e chiudere il reparto di ostetricia per il responsabile del Tdm è una chiara contraddizione, frutto di una “ logica perversa” della politica. “ Chiudere il punto nascita è l’inizio della morte di un ospedale”, tuona Facchini. “ Non continuiamo a chiederci il perché si spendono milioni per costruire un altro nosocomio e poi bisogna fare una battaglia per difendere il punto nascita”.