«Parliamoci chiaro – afferma Alessandrini – hanno prima invitato le imprese a correre, a investire, a firmare, a esporsi finanziariamente, e solo dopo hanno tagliato la copertura. È un tradimento istituzionale. Un ribaltamento delle regole del gioco fatto a partita in corso. E tutto questo mentre i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega tacciono. Nessuna iniziativa, nessuna pressione sul Governo, nessuna difesa delle nostre aziende. Li vediamo solo alle inaugurazioni, con le forbici in mano per tagliare nastri, sorridere ai fotografi e prendersi meriti che non hanno. Le poche imprese che aprono lo fanno non grazie a loro, ma nonostante loro».
La consigliera denuncia un atteggiamento che definisce «un’autentica trappola per l’imprenditoria»: «Hanno usato Transizione 5.0 come un grande cartellone pubblicitario. Hanno sbandierato miliardi che non c’erano, sapendo benissimo che la revisione del PNRR avrebbe tagliato tutto. È propaganda pura, la più ingannevole e bugiarda. E a farne le spese sono gli imprenditori abruzzesi, che oggi si ritrovano con investimenti congelati, finanziamenti bancari già attivati e nessuna certezza sul rimborso promesso».
Alessandrini annuncia battaglia: «Porterò in Consiglio Regionale una risoluzione urgente per obbligare la Giunta Marsilio a schierarsi apertamente, a pretendere dal Governo il ripristino dei fondi necessari e l’introduzione immediata di misure di salvaguardia per gli investimenti già avviati. Non accetteremo che l’Abruzzo venga lasciato in balìa dell’incertezza perché a Roma qualcuno ha deciso che le imprese valgono meno della propaganda». «La destra al Governo – conclude – ha preso in giro l’imprenditoria italiana, l’ha illusa, l’ha lasciata in mutande sull’altare del consenso facile. Questo non è governo: è irresponsabilità allo stato puro. E in Abruzzo il Movimento 5 Stelle non resterà in silenzio».


Nessun commento:
Posta un commento