“Le aggressioni al personale non si fermano. L’ultima, la quarta in un mese, ha visto protagonista, suo malgrado, un agente della polizia penitenziaria in servizio nel reparto detentivo seconda penale. Il collega sarebbe stato colpito con un violento pugno alla mandibola da un aggressore seriale e senza alcuna motivazione apparente. L’agente, al quale va il mio sostegno e gli auguri di pronta guarigione, è stato trasportato presso il locale pronto soccorso dove gli sono stati diagnosticati tre giorni di prognosi. La cosa grave sta nel fatto che il detenuto, autore del gesto, è la quarta volta che pone in essere gesti etero aggressivi e per i quali da tempo sarebbe dovuto essere già stato trasferito altrove. Tuttavia, e non se ne capisce bene la ragione, l’energumeno continua imperterrito a essere mantenuto in loco e non tradotto in una località lontana come si dovrebbe convenire. A tal proposito sarebbe il caso di pensare a un cambiamento del regime disciplinare nelle carceri premiando ancor di più i detenuti virtuosi e sanzionando pesantemente, anche a mezzo trasferimenti in sedi distanti migliaia di chilometri, chi si macchia le mani malmenando il personale carcerario”
-Sottolinea Nardella-
“Per verificare e approfondire ciò che sta succedendo nei penitenziari Abruzzesi, ho deciso di portarmi in visita, entro la fine dell’anno, in tutti gli istituti territoriali, ivi compreso l’Istituto per Minori dell’Aquila dove a breve aprirà nuovamente i battenti con l’arrivo di 28 detenuti. Nella giornata di ieri ho fatto una capatina all’istituto di Sulmona dove ho constatato personalmente un aggravamento delle condizioni del personale, praticamente “cornuto e mazziato” come si suol dire, in quanto, pur essendo costretto a vivere condizioni lavorative al limite dell’sovrumano viene bersagliato da procedimenti disciplinari che ne mineranno sicuramente, e ancor di più, le già deficitarie, quanto compromesse, condizioni esistenziali”
-Continua il sindacalista-
“Anche su questa questione, ovverosia quella delle condizioni esistenziali del proprio personale, l’Amministrazione dovrà fare un esame di coscienza per capire laddove essa sta sbagliando visto che, andando a guardare i numeri in uscita di poliziotti penitenziari dal contesto professionale, che li ha visti o li potrebbe vedere protagonisti, oltre ai pensionati, che al culmine della loro attività arrivano sempre più devastati dal punto di vista psicofisico, ci sono anche e soprattutto le nuove leve. Di questi a centinaia smettono di vestire i panni di poliziotto addirittura dopo poche settimane di lavoro e alcuni di loro finanche non finendo il ciclo formativo che li avrebbe condotti in carcere seppur dietro le vesti di servitori dello stato”
-denuncia Nardella”
“Inizierò a fare il giro degli istituti Mercoledì 15 Ottobre proprio dall’Istituto di Pescara laddove avrò modo di conoscere personalmente il nuovo direttore Dr.ssa Arianna Colonna e da dove lancerò nuovamente l’appello per la costruzione di un nuovo carcere la cui favorevole politica è stata intessuta anche dal Senatore Luciano D’Alfonso e dal Sindaco di Pescara Carlo Masci. Fermarsi alle parole non serve, mi rivestirò del ruolo di “pungolo”
– Conclude il delegato Nazionale”
La visita inizierà alle ore 10.00 e terminerà all’incirca alle ore 12.00. Al termine della stessa, dinanzi i cancelli del carcere il Segretario Nazionale sarà a disposizione dei giornalisti".
Il delegato Nazionale CNPP-Spp
Mauro Nardella
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