“Oggi ricordiamo un dolore che appartiene a tutta la nostra comunità. A più di ottant’anni da quel tragico giorno, nel mondo ci sono ancora troppe guerre e troppe vittime innocenti. Ai ragazzi qui presenti voglio dire di coltivare sempre la pace, il dialogo e i valori sani su cui si fonda una società giusta e solidale.”
A seguire, il prof. Albino Tommolini ha portato la sua testimonianza personale, ricordando con profonda commozione quel giorno del 1943, quando, allora bambino, visse in prima persona il dramma del bombardamento che sconvolse la città.
Don Alfonso ha poi elevato una preghiera per la pace e contro ogni forma di guerra, impartendo la benedizione ai presenti e alla corona di alloro deposta ai piedi del monumento ai caduti.
Nel pomeriggio del 14 ottobre 1943, Martinsicuro fu infatti colpita da un violento bombardamento aereo alleato: una massiccia formazione di velivoli, probabilmente confondendo il fiume Tronto con il torrente Vibrata — dove erano stanziati presidi tedeschi — colpì l’area compresa tra le attuali via Battisti, via Piave e la foce del Tronto, all’epoca zona agricola frequentata da numerosi lavoratori.
Il tragico bilancio fu di venti vittime civili, tra cui cinque bambini sotto i sedici anni.
Per il sacrificio dei suoi cittadini, Martinsicuro ha ricevuto nel 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la Medaglia di Bronzo al Merito Civile, con la seguente motivazione:
«Centro strategicamente importante, situato sulla linea “Gustav”, fu sottoposto a violenti bombardamenti che causarono la morte di numerosi concittadini, tra cui alcuni bambini in tenerissima età, donne e anziani. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio».
Anche quest’anno, la città si è raccolta per onorare la memoria delle vittime e rinnovare l’impegno a costruire un futuro di pace e solidarietà, nel segno della storia e della memoria condivisa".
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