AVEZZANO - "Una moltitudine di persone, di ogni età e provenienza. Un insieme di diversità civiche, religiose, culturali e sociali. Un unico desiderio da realizzare e un solo progetto da raggiungere con l’apporto di ciascuno e di tutti: la PACE.Migliaia di volti, di voci, di passi hanno fatto la MARCIA DELLA PACE da Perugia ad Assisi, cercando la strada e dicendo i valori della pace: difendere la dignità umana, anche là dove scoppiano i conflitti tra individui e popoli. Non possono esserci diritti senza pace, né può esserci pace senza diritti. Né possono esserci accordi tra Stati senza il riconoscimento della verità e della giustizia che nasce dalla presenza partecipativa dei cittadini. Nulla – in questo senso – è più politico dell’impegno per la tutela dei diritti umani (perché è politica ciò che interessa la “polis”, cioè la vita della comunità nella quale viviamo, il mondo intero che ci accoglie, l’umanità alla quale tutti apparteniamo) anche davanti alla fredda cautela di tanti governi.
Lo hanno detto, cantato, auspicato le migliaia di bambini di un’infinità di Scuole d’Italia, a nome dei bambini uccisi dalle bombe e dalla fame. Lo hanno ribadito i tanti movimenti, gruppi e associazioni che hanno sfilato per ore ed ore lungo i 24 chilometri, dai Giardini del Frontone di Perugia alla Rocca di Assisi. Lo hanno attestato le innumerevoli fasce tricolori istituzionali in rappresentanza di Comuni, Province e Regioni. Lo hanno riaffermato le tante personalità intervenute, tra cui Snizhana Shaluhin (Ucraina) della Comunità evangelica di Kerson, Manicah Malith (Sud Sudan) e Lam Magok (Libia), Maher Canawati (Sindaco di Betlemme – Territori Palestinesi Occupati), Safwat Kahlout (Giornalista palestinese di Gaza, intervenuto ad Avezzano al “Festival dell’Informazione” dello scorso agosto) a nome di cittadine e cittadini della striscia di Gaza… Lo hanno ricordato davanti a Dio, nella Messa del primo mattino, Mons. Ricchiuti, Vescovo e presidente di Pax Christi Italia, Mons. Maffei, Arcivescovo di Perugia, padre Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti. Lo hanno portato e custodito nel cuore tutte le donne, gli uomini, le famiglie che hanno varcato la porta della Basilica di Santa Maria degli Angeli ed hanno per un attimo sostato alla Porziuncola francescana. Lo ha gridato, con l’ultimo filo di voce, Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della Pace.
Ora, tornati a casa, occorre “dare corpo” alla pace nella quotidianità dei giorni.
Il “PUNTO PACE MARSICA” – presente con un pullman di quaranta partecipanti all’evento di ieri – saprà contribuire al meglio in quest’impegno".
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