TERAMO - "
È l’Università degli Studi di Teramo il primo ateneo abruzzese ad attivare un Presidio territoriale di “Libera”, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti che riunisce oltre 1600 realtà impegnate nella promozione della legalità e nella lotta alle mafie.Il Patto di Presidio è stato promosso da un gruppo di studenti e studentesse che lo hanno sottoscritto questa mattina in Rettorato alla presenza del Magnifico Rettore Christian Corsi, che si è impegnato a mettere a disposizione una sede, di Fiammetta Ricci direttrice della Scuola di legalità dell’Università di Teramo e di Federica Marinucci formatrice di Libera per Abruzzo e Molise.
«Sono particolarmente orgoglioso dell’attivazione del Presidio in Ateneo, il primo del genere in Abruzzo. Legalità e trasparenza si confermano valori che guidano la nostra comunità accademica e che coltiviamo con determinazione - ha commentato il magnifico rettore Christian Corsi - è un’iniziativa che nasce dalla sensibilità e dall’impegno dei nostri studenti e studentesse. Li ringrazio per aver dato vita a questa azione concreta che si unisce alle altre promosse nella nostra comunità. Auspico che il presidio possa contribuire a diffondere e coltivare memoria, trasparenza e legalità, anche facendo rete con istituzioni, scuole, associazioni e cittadini».
Gli studenti hanno intitolato il Presidio di Libera dell’Università di Teramo a Vittorio Maglione, un ragazzo di tredici anni che il 10 aprile 2009 decise di porre fine alla propria vita per non seguire le orme del padre camorrista.
I referenti del Presidio di Ateneo sono Maria Cristina Grifone per la sede di Teramo, Pierfrancesco Maceroni per la sede di Avezzano e Francesco De Iuliis per quella di Lanciano.
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie è una rete di realtà coinvolte non solo nell’impegno contro le mafie, la corruzione e i fenomeni di criminalità ma anche in iniziative per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa".
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