PESCARA - "Nei giorni in cui dalla Asl di Pescara e dall'Avis si levano inviti pubblici - che sottoscriviamo pienamente cogliendo l'occasione per ringraziare i donatori - a donare il sangue e il plasma a causa della carenza degli stessi nelle corsie ospedaliere, complice il fisiologico calo delle donazioni nel periodo estivo, cui non corrisponde però una diminuzione della necessità degli stessi, assume ancora maggior rilievo la questione che vogliamo denunciare quest'oggi.Quanto all'utilizzo del plasma donato, infatti, proprio la Asl di Pescara e la Regione Abruzzo sono protagonisti di una vicenda tutta da chiarire e che rischia di creare problemi anche di approvvigionamento degli importantissimi plasmaderivati.
Dal 2001 la Regione Abruzzo ha in essere dei progetti per la produzione del plasma. Progetti molto importanti che hanno coinvolto per la Asl di Pescara i Centri Trasfusionali di Popoli, Penne e Pescara. Non si tratta di un'attività accessoria, ma di una strategia fondamentale per la salute pubblica. Il plasma raccolto tramite donazioni volontarie e non remunerate viene infatti inviato all'industria farmaceutica per la lavorazione in "conto-lavoro", mantenendo la titolarità pubblica della materia prima. Da esso si ricavano medicinali plasmaderivati come albumina e immunoglobuline, indispensabili per il trattamento di malattie rare, immunodeficienze, patologie neurologiche e oncologiche.
Il progetto ha dimostrato di essere efficace e virtuoso: tracciabilità completa, validazione garantita, standard elevati di produzione e un risparmio stimato di oltre 1,2 milioni di euro sulla spesa farmaceutica per plasmaderivati. Tutto questo è stato possibile grazie all'impegno del personale sanitario e alla struttura organizzativa messa in campo dalla Asl di Pescara.
Le attività di raccolta, lavorazione, tracciabilità e conferimento del plasma, fondamentali per l'autosufficienza regionale e nazionale, interessano ben 83 professionisti complessivi - di cui: 15 dirigenti medici, 7 dirigenti non medici (come biologi), 17 tra infermieri, operatori socio-sanitari e assistenti sanitari, 28 tecnici e collaboratori tecnici professionali, 4 operatori tecnici e ausiliari, e 12 amministrativi suddivisi tra supporto diretto (3) e supporto indiretto (9) – e non vengono espletate nell'ordinario orario di lavoro.
Con la Determina Dirigenziale DPF003/57 del 18 marzo 2024 del Dipartimento Sanità, la Regione Abruzzo ha approvato il finanziamento per l'attività di produzione di plasma effettuata, destinando 1.115.940,45 euro alla Asl di Pescara. Queste risorse, come confermato dall'ordinativo di incasso n. 7835 del 19/04/2024, sono state regolarmente introitate con causale "finanziamento attività di plasma produzione".
Tuttavia, a differenza degli altri anni quando veniva avviato già a febbraio, nel 2025 il progetto è stato deliberato dalla Regione con molto ritardo, cioè il 16 maggio, e soprattutto solo per sei mesi, nonostante la somma introitata dalla Asl sia identica a quella delle scorse annualità. Pur continuando a versare anima e corpo nel progetto, tutti i dipendenti coinvolti si sono dunque trovati ad operare senza alcuna garanzia per i mesi che vanno da luglio a dicembre 2025.
È quindi legittimo chiedersi: perché il progetto è stato attivato solo per sei mesi? Quali sono le motivazioni che hanno impedito una programmazione annuale, nonostante la disponibilità dei fondi e l'urgenza sanitaria?
Secondo il Programma Regionale di Autosufficienza Sangue e Plasma 2023, la Regione Abruzzo ha conferito 18.350 kg di plasma, con un indice medio di 14,4 kg per 1.000 abitanti, ben al di sotto della soglia ottimale di 18 kg/1.000 ab. prevista dal Programma Nazionale. Pensare di rinunciare al Progetto sarebbe un ulteriore colpo inferto alle necessità abruzzesi. La Asl di Pescara, in questo quadro critico, ha rappresentato un'eccellenza, con 7.400 kg conferiti e un indice di 23,7 kg/1.000 ab., contribuendo per oltre il 39% del totale regionale.
Tuttavia, nonostante i risultati raggiunti, si è scelto di limitare il progetto a sei mesi, lasciando nell'incertezza gli operatori sanitari che continuano a lavorare oltre l'orario ordinario.
È una scelta che rischia di compromettere gli obiettivi di autosufficienza e di vanificare gli sforzi compiuti. Pretendiamo certezze sul futuro. Chiediamo che il progetto venga esteso e programmato per tutto l'anno, come previsto dalla Delibera della Giunta Regionale n. 223 dell'8 febbraio 2024 e dalla Deliberazione Asl Pescara n. 651 del 16 maggio 2025, che autorizza il XXIV Progetto Potenziamento Plasma Produzione – anno 2025 e finalizza i fondi regionali già assegnati. E chiediamo trasparenza sulle motivazioni che hanno portato a questa interruzione, oltre a una programmazione stabile che valorizzi il lavoro dei professionisti coinvolti.
Il plasma non è solo una risorsa biologica, ma una promessa di cura, una responsabilità collettiva, e il lavoro degli operatori sanitari merita rispetto. Attendiamo le risposte del Presidente Marsilio".
Il Vicepresidente del Consiglio Regionale
Antonio Blasioli
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