SULMONA -
"Abbiamo una responsabilità di essere città e uomini di pace per lasciare il mondo come lo abbiamo trovato, pieno di speranza e di futuro".' Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, a Sulmona per tenere a battesimo il progetto della Giostra Cavalleresca d'Europa per la Pace.Dialogando con il giornalista Paolo Mieli, Zuppi ha sottolineato che "la pace non si conserva da sola perché si deteriora.
Per questo dobbiamo coltivare il perdonare per disinnescare quello che c'è, altrimenti resta"."Ricordo quando papa Francesco mi chiamò e mi disse: 'Devi fare qualcosa per la guerra in Ucraina'. Ma all'inizio non c'era un piano, e Zelensky non voleva alcuna mediazione. Eppure quello che il Papa desiderava era che nessuno si arrendesse all'indifferenza, che nessuno parlasse del conflitto come se fosse qualcosa che non ci riguarda. Il papa oggi, come papa Leone un tempo, ci dice: 'Venite, guardatevi negli occhi'. Solo così anche i nemici possono ritrovare l'umanità. Siamo tutti viandanti. E finché camminiamo insieme, c'è sempre speranza" ha aggiunto Zuppi.
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A mettere insieme delegazioni europee e diverse realtà, nel nome della pace, è proprio Sulmona con la sua Giostra Cavalleresca d'Europa che diventa Giusta della pace. "Ci sarà un consiglio comunale straordinario per istituire tale dicitura" annuncia Domenico Taglieri, presidente della Fondazione Carispaq che ha promosso l'incontro. (ANSA)
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