Il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli: “Il Festival dell’Appennino è un’occasione preziosa per
restituire centralità culturale, sociale e turistica a territori che per troppo tempo sono stati ai margini. Il
doppio appuntamento di questo weekend unirà l’Alta Sabina con il Teramano e rappresenta un momento particolarmente importante anche in ragione del fatto che sabato ci ritroveremo ad Amatrice, città martire del sisma. Il Festival non rappresenta solamente un momento di festa e di riscoperta della natura, ma è anche un tassello concreto della riparazione sociale ed economica e della rinascita dei nostri territori. Eventi come questi contribuiscono a rafforzare il senso di comunità, a valorizzare le bellezze custodite in queste terre e a promuovere un turismo sostenibile. Portare musica, escursioni e narrazioni identitarie nel cuore della Laga significa valorizzare un patrimonio ambientale e umano straordinario. È questo l’Appennino che vogliamo: vitale, attrattivo e accogliente. Il successo che sta riscontrando la manifestazione, resa possibile dall’impegno dei quattro Bim coinvolti, testimonia che siamo sulla strada giusta”.
Il Presidente Bim Nera Velino Rieti Emiliano Salvati: “Il Festival ogni anno sta crescendo nel numero
degli eventi, sta crescendo nel numero di persone che partecipano e quindi significa che questa formula
funziona. Ringrazio il Presidente del Bim Tronto Luigi Contisciani che ci ha coinvolto insieme al
Commissario Guido Castelli che ha avuto questa intuizione di allargare il Festival a tutte le regioni e quindi dare molta visibilità ai nostri territori, specialmente a quelli colpiti duramente dal sisma che sono nel comune di Amatrice. È un’iniziativa che deve essere mantenuta e implementata ogni anno per farla crescere e per far arrivare sui nostri territori più persone possibile per dare una mano nella ripartenza e nella crescita.
Ringrazio tutta l’organizzazione per la qualità degli eventi e per aver ampliato questa iniziativa a più
regioni.” Il Presidente Bim Teramo Marco Di Nicola : “Per il 14esimo appuntamento, il Festival dell’Appennino torna il 20 luglio nel cuore dei Monti della Laga, a Rocca Santa Maria, una delle perle del nostro territorio.
Ci aspettiamo grande partecipazione al doppio evento: il trekking nella secolare faggeta de Il Ceppo e il
concerto dei Lupi della Maiella. Sarà una giornata di natura, cultura e tradizione. Il Festival si conferma un momento fortemente identitario, che valorizza l’anima autentica del teramano”.
Il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi: “ E’ importante riportare attenzione nei nostri territori, far
visitare le nostre aree. La catena della Laga è forse la più bella dell’Appennino, con cascate, laghetti e più di 300 chilometri di sentieri da percorrere. E’ un evento sempre molto importante per il nostro territorio”.Il Sindaco di Rocca Santa Maria Lino Di Giuseppe “Il comune di Rocca Santa Maria è lieto di ospitare in località Ceppo, l’evento del Festival dell'Appennino 2025 dove potremmo mettere in mostra le bellezze del territorio dei monti della Laga. Si promuove un'eccellenza del centro Italia, fra cascate e boschi lussureggianti. Questo evento rappresenta per noi un'opportunità straordinaria per valorizzare e premiare l'intero territorio dei monti della Laga, con una particolare attenzione al Ceppo e il bosco “Martese” territorio ricco di bellezza e di storia. Si coglie l'occasione per ringraziare gli organizzatori della manifestazione, il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 ed il Bim Vomano Tordino, che assieme ad altri, come la Regione Abruzzo, permettono la promozione di un territorio ferito ma in piena rinascita”.
Sabato 19 luglio il ritrovo per l’escursione dal Monte del Sacro Cuore è alle ore 16.45 con partenza
alle ore 17. L’escursione è un anello ha una difficoltà E, è lunga 4,49 km, con un dislivello di 229 mt
e un tempo di percorrenza di circa 2 ore. Per raggiungere il luogo dell’escursione consigliamo per
chi viene dalla costa marchigiana di svoltare non alla prima uscita per Amatrice che trovate lungo
la via Salaria, poiché è chiusa, ma consigliamo di uscire alla seconda uscita per Amatrice che
affaccia sul lago Scandarello e proseguire per Capricchia. Da Capricchia al luogo di partenza
dell’escursione si prosegue per circa 4 km lungo una strada che presenta tratti dissestati e a tratti
strada bianca, consigliamo di guidare con cautela e solo con macchine alte. Al rientro
dall’escursione ci si sposterà in auto ad Amatrice dove sarà possibile cenare presso le strutture ricettive
presenti".
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