Da almeno 20 anni le sole imprese che spingono per entrare nel nostro territorio sono quelle che vogliono distruggerlo. E i nostri politici sono rimasti inermi se non complici di fronte a questo assalto. Cave, inceneritori, cementifici, mega discarica a disposizione di tutti, impianti inquinanti: sono questi gli alieni che cercano di depredare il nostro capitale naturale e, con esso, rubare il futuro ai nostri figli e ai loro discendenti. Il capolavoro assoluto è la Snam, penetrata nella nostra Valle senza colpo ferire, grazie alla irresponsabilità di chi era stato eletto per difenderci e che invece gli ha aperto le porte.
Ma ci sono alieni altrettanto famelici dai quali dobbiamo guardarci. Sono quei personaggi che appartengono a quella “filiera politica e istituzionale” che da altri lidi pretende di guidare e decidere le sorti del nostro territorio, che promettono magiche soluzioni che non arriveranno mai e il cui unico scopo è di fare gli interessi dei loro luoghi di origine o delle loro conventicole di partito.
Chi aspira a diventare Sindaco non può concepire questo ruolo come un lavoro impiegatizio. Deve dedicarsi a questo compito a tempo pieno. Deve stare tra la gente, ascoltare i suoi bisogni e adottare le soluzioni migliori con il coinvolgimento della cittadinanza. Deve essere un sindaco militante, sì militante, capace, quando occorre, di “battere i pugni” sulle vetrate luccicanti dei palazzi del potere, scendere in strada e porsi alla testa dei suoi concittadini nelle lotte a difesa dei diritti inalienabili della comunità che rappresenta.
Ma sarebbe un grave errore pensare di delegare tutto agli eletti. Passate le elezioni cosa resterà dei “trecento giovani e forti” che si erano detti pronti a calcare le scale di Palazzo San Francesco? Nulla o quasi. E’ sempre stato così, purtroppo. Tutto questo anelito alla partecipazione, ad occuparsi del bene comune, sparirà. Tanti, troppi, torneranno nella loro quiete privata e magari da anonime tastiere riprenderanno il lamentoso chiacchiericcio contro la politica sporca e corrotta. Ma guai a parlar loro di impegno.
Un vecchio adagio dice: “Chi non vuole manda, chi vuole agisce”. Quei cittadini che non sono capaci di lottare in prima persona per i propri diritti saranno condannati a restare sudditi degli interessi e dei politici alieni".
Mario Pizzola
(Coordinamento Per il clima Fuori dal fossile – Sulmona)
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