SAN REMO - "A San Remo si è conclusa la 75esima edizione del Festival della canzone italiana, un evento che ogni anno cattura l’attenzione di milioni di italiani e offre l’opportunità di riflettere, emozionarsi e, perchè no, anche di suscitare dibattiti.Questa edizione ha segnato il ritorno di Carlo Conti alla conduzione, dopo il lungo regno di Amadeus, il cui carisma e legame con il pubblico sono stati così forti da lasciare una certa nostalgia. Tuttavia, Conti ha saputo rinnovare la magia di Sanremo, accompagnato dai co-conduttori altrettanto carismatici, riuscendo a mantenere viva la tradizione senza mai perdere di vista la modernità.Un aspetto che mi ha particolarmente colpito è stato l’impegno degli artisti nel portare sul palco non semplici brani musicali, ma vere e proprie storie, emozioni e riflessioni personali che hanno saputo toccare il cuore di ogni spettatore.
Non avevo una canzone preferita, e tuttora trovo impossibile sceglierne una, perché molte sono riuscite a emozionarmi e a rappresentarmi in modo autentico.
Quest’anno più che mai, non avevo previsioni sul vincitore e infatti, la vittoria di Olly mi ha sorpreso piacevolmente. Questo giovane talento, che nell’ultimo anno ha conquistato il pubblico con la sua musica e la sua energia, ha dimostrato che i giovani sono una risorsa preziosa per il futuro musicale del nostro Paese. La sua vittoria è un segnale di speranza per una nuova generazione di artisti che, con passione e autenticità, sta facendo strada nel panorama musicale italiano.
La bellezza di questa edizione di Sanremo risiede nel fatto che ancora oggi possiamo credere nei giovani e nella loro musica, consapevoli che saranno loro a determinare l’evoluzione delle canzoni italiane.
È inevitabile pensare che, un giorno, artisti leggendari come Vasco Rossi, Cesare Cremonini e molti altri non ci saranno più, ma la speranza che non tutto vada perduto risiede in figure come Olly, che ci mostrano che la musica italiana ha ancora un futuro.
Non voglio certamente escludere o sminuire gli altri generi musicali, poiché ogni tipo di musica è una forma d’arte. Tuttavia, mi auguro che, tra qualche anno, non resti solo un genere predominante, quello che le nuove generazioni sembrano prediligere.
La musica è una risorsa infinita e, come tale, dovrebbe continuare a evolversi in una molteplicità di forme e linguaggi, arricchendo la nostra cultura musicale senza mai limitarsi.
Tanti complimenti ad Olly per la sua vittoria, e a tutti gli artisti che hanno partecipato per averci regalato grandi emozioni".
( Di Arianna Marinelli)
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