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mercoledì 5 giugno 2024
"COSA DIRÀ IL CENTROSINISTRA ORA CHE ANCHE LA CORTE COSTITUZIONALE, CON REGOLARE SENTENZA, DICHIARA ILLEGITTIMA LA NORMA DEL DECRETO SEVERINO"
L'AQUILA - “Cosa dirà il centrosinistra ora che anche la Corte Costituzionale, con regolare sentenza, dichiara illegittima la norma del decreto Severino in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico (Decreto legislativo n.39 dell’8 aprile 2013). Svelato dunque, semmai ce ne fosse bisogno, lo sciacallaggio politico del centrosinistra che aveva in modo pretestuoso tentato di alzare un polverone su questioni pressocchè inesistenti riguardanti gli incarichi assegnati in modo trasparente e legittimo dal governo locale di centrodestra” così in una nota il portavoce comunale di FdI, Michele Malafoglia. La Corte Costituzionale, con sentenza n.98/2024, ha infatti dichiarato l’illegittimità della norma del Decreto legislativo n.39 dell’8 aprile 2013, meglio noto come Legge Severino, recante disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, nella parte in cui non si consente il conferimento di incarichi di amministratore di ente di diritto privato controllato da Comuni superiore a 15mila abitanti in favore di coloro che l’anno precedente abbiano ricoperto la carica di presidente o amministratore delegato di enti privati controllati da Province, Comuni e loro forme associative in ambito regionale.
“Sarebbe opportuno a questo punto che siano Palumbo e i suoi sodali dem a rivolgere formali scuse – le stesse che hanno chiesto a gran voce da parte del partito del Presidente Meloni in diverse occasioni - alla comunità aquilana spesso tirata in ballo in fantasiose e distorte ricostruzioni della realtà”.
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