"Del
carcere dell’Aquila si continua a parlare sempre e solo di fatti che
tutto il mondo oramai conosce e relegati esclusivamente, ahimè, alla
tipologia di reclusi "vip" in esso reclusi.
Purtroppo quasi
mai si discute dei diritti soggettivi omessi nei confronti di chi i
"personaggioni" della criminalità che conta li gestisce.
Un esempio su tutti? Il non riuscire a vederli dotarsi di idonei alloggi per l’accasermaggio"
-Torna
con vena polemica sulla questione Caserma agenti il segretario generale
territoriale UIL PA Polizia Penitenziaria Mauro Nardella-
"Ci
avevano quasi illuso quando venimmo a conoscenza dello stanziamento di
un milione e seicentomila riservato al progetto di ampliamento dei posti
letto da ricavare attraverso la riattazione della struttura deputata
ad ospitare detenuti semiliberi e da anni in disuso"
-Ricorda Nardella-
"È
passato un anno da quando la UIL ne aveva dato notizia ma ad oggi di
quel progetto non solo non se ne è visto il suo albeggiare ma
addirittura non se ne parla più tanto che neanche la Direzione,
interrogata in merito nell'ultima tornata contrattuale avutasi la scorsa
settimana su questioni afferenti la gestione di altri diritti
soggettivi, non ha saputo dare risposte se non un semplice: <non se
ne sa nulla>"
- sottolinea incredulo il dirigente sindacale abruzzese-
"Torniamo
quindi a ribadire all’Amministrazione Penitenziaria, che bene farebbe
ad intervenire e anche subito per dirimere la questione, di muoversi.
Ad
essere messa in discussione non è solo la possibilità per i pendolari
di potersi servire di un posto idoneo per il pernotto ma anche, per la
stessa Direzione, di dotarsi di un apparato utile alla salvaguardia
della sicurezza dell’istituto visto che gli stessi "accasermati"
tornerebbero utili in caso di emergenza come nel caso di catastrofi
naturali, rivolte e ci aggiungeremmo a coprire i vuoti lasciati da una
carenza organica che sta colpendo inesorabilmente anche un istituto che
fino a qualche tempo fa pullulava di gente in uniforme"
- continua Nardella-
"Rivolgiamo
quindi nuovamente l’invito alla Direzione Generale del Personale e
delle Risorse, oltre che agli uffici per l’Edilizia Penitenziaria,
affinché determinino in merito attivando immediatamente il cantiere.
Ne
va come si diceva della sicurezza di uno dei carceri più in vista
d'Europa e della dignità di persone che più che "bastonati sugli
stinchi" gli venga garantito quel minimo di supporto utile a mantenere
accesa quella fiammella pilota che, non si sa ancora per quanto,
manterrà sufficientemente attiva una motivazione che sta sempre più
scendendo sotto le suole delle scarpe"
-Conclude Nardella-
Il mer 10 apr 2024, 07:45 Mauro Nardella <mauronardella70@gmail.com> ha scritto:
ENNESIMO DRAMMATICO CASO A PESCARA. DETENUTO VA IN ESCANDESCENZA E MANDA 7 AGENTI IN OSPEDALE.
UIL
PA POLIZIA PENITENZIARIA: RIEQUILIBRARE I NUMERI, MANDARE NELLE REMS I
SOGGETTI PSICHIATRICI E RIPORTARE A PESCARA LA SEDE DEL PROVVEDITORATO.
Al momento non sono ancora note le dinamiche della sua reazione.
Quello
che si sa è che dalla reazione prodotta dall' energumeno ben 7 baschi
blu di stanza al penitenziario di San Donato sono dovuti ricorrere al
Pronto soccorso di cui 6 con 7 giorni di prognosi e 1 in profilassi per
aver ricevuto sputi in faccia.
-A dare la notizia è la UIL PA Polizia Penitenziaria Abruzzo-"Torna
alla ribalta un istituto di pena che più che una realtà deputata al
contenimento di persone macchiatesi di reati o presunti tali ha preso i
connotati di autentico girone infernale"
- afferma Mauro Nardella Vice Segretario generale UIL PA Abruzzo-
"La
cronica carenza organica fa da contraltare a un sovraffollamento di
detenuti davvero cinico e baro. Tanti, troppi sono gli eventi critici
che quasi quotidianamente ivi accadono"
-spiega invece Il segretario generale Abruzzo Ruggero Di Giovanni-
"Insomma
un carcere che se continua di questo passo poco avrà da "invidiare", si
fa per dire, a quelli che nel centro america o in Africa hanno la
triste fama di essere poco edibili dal punto di vista dei diritti
umani"
- calca la mano Nardella -
"La UIL PA
Polizia Penitenziaria Abruzzo chiede un immediato intervento volto a
riequilibrare un sistema troppo fallace per essere definito
costituzionalmente integro"
- rilancia Di Giovanni-
"Ben
vengano i 20 agenti previsti in arrivo e frutto della decisione
partorita ieri, in quel di Roma negli uffici del provveditorato Lazio,
Abruzzo e Molise.Tuttavia molto va fatto dal punto di vista della conta
numerica dei detenuti.Riportare i dati in linea con la capienza
regolamentare e tirare fuori dalle quattro mura i soggetti psichiatrici
abusivamente ubicati nelle carceri italiane, atteso che le strutture
deputate alla loro gestione dovrebbero essere le REMS, è il primo passo
da fare.
Il secondo è quello di riportare la sede del
Provveditorato regionale a Pescara visto che la sua venuta meno bem 10
anni fa ha significato l'attivazione del de profundis penitenziario a
Pescara in particolare e in tutti gli istituti abruzzesi in generale"
- Concludono all'unisono i due dirigenti della UIL-
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