Gratificato perché ho piacere che le mie parole siano costantemente attenzionate da esponenti così autorevoli del partito di governo. Colpito perché è chiaro a tutti che la mia dichiarazione fa riferimento a visite di operatività istituzionale e non a passeggiate di piacere o alla doverosa presenza quando invitai e ricevetti con gli onori dovuti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’osservazione riguardo alla presenza o assenza istituzionale contrasta fortemente poi con l’intervento dei tre che scivolano – come è loro solito – sull’appartenenza partitica dimenticando il loro ruolo istituzionale. E’ indegno che un presidente di regione sguinzagli i suoi scagnozzi di partito per tornare ad attaccare un sindaco per simili stupidaggini. Dovrebbe esserci un ambito di rispetto istituzionale tra presidente, assessori, consiglieri regionali e sindaci, che evidentemente i tre “avvocati difensori” non conoscono.
Tuttavia, data l’inconsistenza e la dannosità della politica di Marsilio e del suo partito su questo territorio è forse un bene che non sia mai venuto.
Nessuna rivalsa poi, da parte del sottoscritto dopo il gratificante risultato del 48% ottenuto nelle passate elezione che mi videro candidato alla presidenza della Provincia, risultato che, lungi dall’essere una “netta bocciatura”, ha preoccupato non poco e ha fatto sudare a freddo la “corazzata” dei partiti di centro-destra i di cui “emissari” si affrettarono, in quel terribile frangente, a “ricomprare” la fiducia di quei tre o quattro amministratori che avrebbero dovuto sostenermi e il cui voto ponderato fece la differenza.
Ricordo tra l’altro che uno dei tre “avvocati difensori”, l’assessore Mario Quaglieri, era tra i promotori della mia candidatura a presidente della regione, salvo poi obbedire al “contrordine compagni!” del partito, pena lo sfumare della sua nomina nella giunta regionale.
E di “incresciosi debutti politici” qualcun altro dei tre citati dovrebbe provar vergogna per la propria esperienza o perché mai giunta ad alcun risultato degno di considerazione, o perché giuntovi sempre per puntellamento o supplenza.
Non accetto lezioni di educazione istituzionale da chi non ha saputo preservare i corretti rapporti istituzionali nella contesa politica; rapporti che il sottoscritto ha sempre fondato sul rispetto e sulla leale collaborazione e che almeno l’Assessore Quaglieri e il Consigliere Verrecchia dovrebbero avere, per loro esperienza personale, la decenza, il buon senso e la sincerità di riconoscermi!
Grazie a Dio la Città di Tagliacozzo è sulla bocca di tutti per la buona amministrazione condotta in questi 7 anni e per l’enorme visibilità che ci rende famosi sul Territorio nazionale, forse tutto ciò provoca lo scorno o il dispetto di qualcuno, ma pazienza.
Circa la campagna elettorale i tre “paladini marsiliani” entrino nel merito del declassamento dell’Umberto I di Tagliacozzo da ospedale a stabilimento, entrino nel merito di che fine hanno fatto i 50 milioni di euro del sistema irriguo del fucino, entrino nel merito della mancata velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara, entrino nel merito delle mancate promesse sul mantenimento del Tribunale di Avezzano ecc. ecc. e non perdano tempo a ribattere se Marsilio abbia passeggiato o meno per Piazza dell’Obelisco".
Vincenzo Giovagnorio
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