PETTORANO SUL GIZIO - "Egregio Governatore, La chiusura della strada a Villalago decisa dal Sindaco su sollecitazione del Direttore e degli uffici del PNALM è stata una misura precauzionale e di buon senso decisa per la sicurezza di Amarena, dei suoi piccoli e del pubblico accorso in paese per osservarla. Altrettanto buon senso andrebbe applicato ora cancellando un evento di due giorni che rischia di stravolgere la tranquillità dei luoghi frequentati dall’animale e mettere a rischio di nuovo l’incolumità dell’orsa e delle persone che la dovessero avvicinare (Il caso Papi in Trentino ha insegnato qualcosa?).Il PATOM di cui lei rivendica la firma e di questo le siamo grati, prevede che queste forme estreme di disturbo antropico vadano evitate nella “core area” dell’orso marsicano quindi c’è poco da “concertare” in merito. Si sposti l’evento in altro posto così come il recente Motorally a Gioia dei Marsi ha subito alcune variazioni di percorso che non hanno impedito la corsa, ma hanno evitato eccessivo disturbo ad alcune aree molto delicate.Dispiace che invece di provare a dialogare lei perda la calma e provi ad offendere me e i cittadini che Salviamo l’Orso legittimamente rappresenta, con i soliti risibili luoghi comuni. I “montanari abruzzesi” conoscono bene gli “ambientalisti borghesi e da salotto” di SLO che operano da 10 anni a questa parte partendo dalle proprie sedi di Gioia dei Marsi, Ortona dei Marsi, Celano e Pettorano sul Gizio (non proprio località balneari… ah certo… scordavo che Lei viene da Roma e magari ancora non padroneggia completamente la geografia della Regione che amministra) e lo sa perché ci conoscono così bene? Perché siamo noi ad assisterli quando ne hanno bisogno, a noi si rivolgono per un recinto o un rimborso per i danni subiti. Chieda ai suoi uffici quanti recinti hanno consegnato o quanti danni rimborsa la Regione, poi moltiplichi quella somma per 3 volte e saprà quanto spende SLO per supplire alle deficienze regionali… di una Regione che regala 1 milione di euro al Napoli Calcio ma non paga i danni per un pollaio distrutto da un orso o per un orto devastato dai cinghiali.
Quanto alla sentenza del Consiglio di Stato certo che va rispettata, chiude una vicenda che ha visto per due volte il TAR regionale dare ragione alle associazioni. Che ne pensa, questo vorrà pur dire qualcosa sulla fondatezza della nostra opposizione? Chissà, magari la politica nazionale ha avuto una sua influenza, non le pare? Comunque vedremo cosa ne dirà la Comunità Europea presso cui pende un ulteriore ricorso, sperando che poi i cittadini abruzzesi non debbano pagare multe salatissime per l’apertura di una procedura d’infrazione comunitaria. Ovviamente prendiamo atto che per Lei e la sua Giunta la protezione dell’ambiente è trasformare due luoghi unici ricompresi in un Parco Regionale in una sorta di Luna Park, quando ci sono già impianti da sci in quell’area che potrebbero soddisfare l’attuale domanda di sciatori, sperando sempre che nevichi…
Chiudo con una nota personale, probabilmente non ne era al corrente ma ho una lunga storia di impegno politico a Roma nel mondo da cui Lei proviene, la generazione che l’ha preceduta. quindi, conoscevo molto bene Paolo Colli. Ebbene non ho dubbi da che parte starebbe oggi e non certo con Lei! Tra l’altro, FARE VERDE ha affiancato le associazioni abruzzesi in tutte le azioni a difesa del Parco Regionale Sirente Velino che la sua Giunta ha tentato di “tagliare” salvo poi andare a sbattere contro una sentenza della Corte Costituzionale.
Egregio Governatore, a Lei vorremmo ricordare che SLO non è un’associazione di talebani, come chi ci conosce sa bene, e che è nostro diritto/dovere rappresentare una parte importante della società civile abruzzese che Lei semplicemente ha ignorato in questi 4 anni e 4 mesi in cui ha governato. Ai Sindaci di Castel di Sangro e di Villalago invece ricordiamo che non bastano gesti folkloristici come monumenti all’urna cineraria di Carrito o “cittadinanze assegnate all’orsa Amarena” per lavarsi la coscienza, bensi servono fatti concreti e passi indietro per permettere all’ orso di sopravvivere e di continuare ad essere il simbolo delle montagne d’Abruzzo.
Noi siamo sempre pronti a confrontarci con chiunque (vedere per questo il nostro consolidato rapporto con alcuni ATC regionali con cui collaboriamo da anni ) per trovare soluzioni percorribili e di mutua soddisfazione, ma per farlo bisogna essere in due e volerlo fare".
Stefano Orlandini
Presidente di SALVIAMO l’ORSO OdV
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