Il paese di Introdacqua (Aq) sorge sul versante meridionale della Conca Peligna, a 3 km dalla città di Sulmona, alle falde del Monte Genzana (m. 2.170 s.l.m.) su un conoide dove confluiscono le Valli di Contra e di Sant'Antonio. Il territorio di Introdacqua conserva numerose testimonianze di insediamenti preistorici e protostorici, tracce della presenza di popoli italici, romani e longobardi. Il Borgo medioevale cintato presenta due porte di accesso al centro storico, dette "porte della Terra": una medioevale - a ogiva - esposta a Sud; l'altra con simbolo nobiliare, esposta a Nord. Il borgo alla sua sommità ha la zona detta de lu Castielle (il Castello) sovrastata da una Torre cintata medioevale, miglior caso di dongione medioevale conservato in Italia. L'albero "pino nero" (pinus nigra var. italica) è il vero dominatore di queste montagne e crea meravigliose pinete verdi che circondano il paese: il suo seme viene qui raccolto, essendoci un Bosco da Seme del Pino, e distribuito in Europa, per cui il pino nero dovrebbe essere chiamato Pino Nero di Introdacqua. Faggio, abete, quercia, carpino, castagno e pioppo, secondo le fasce climatiche, colorano le montagne al mutare delle stagioni. Nelle praterie alpine, oltre il limite degli alberi, cresce la genziana, pianta protetta dalla Regione Abruzzo e che dà il nome al monte Genzana.(Foto F.S.)
È frequente vedere in montagna i segni della presenza dell'orso marsicano e del lupo ed è possibile incontrare cervi e caprioli. Il cielo è spesso percorso da rapaci diurni: falchi ed aquile, e si possono avvistare anche i grifoni che si trovano nella postazione di Frattura di Scanno. I panorami sulla Conca Peligna sono incantevoli e quando lo sguardo si alza, subisce il fascino della Majella, del Gran Sasso e del Sirente. La tradizione musicale bandistica di Introdacqua è antica, risale alla fine del 1700".
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