PRATOLA - 
La processione della Madonna della Libera che parte dal Santuario di Maria Santissima della Libera, viste le cattive condizioni atmosferiche con la pioggia insistente non si è tenuta.La Madonna della Libera è festeggiata la prima domenica di maggio con 
grande partecipazione dei pellegrini, fra i quali si distingue la 
Compagnia che giunge a piedi da Gioia dei Marsi. Le cerimonie religiose e
 civili che accompagnano l'evento sono considerate tra le più importanti
 della regione e mantengono aspetti di grande significato antropologico.L’origine della devozione alla Madonna della Libera risiede in un fatto miracoloso avvolto dalla leggenda e legato al rinvenimento di un affresco raffigurante la Madonna in atto di proteggere i devoti, fra cui il papa Celestino V, trepidamente raccolti sotto il suo manto. Nel 1500, nel corso di una terribile pestilenza un contadino colpito dal male si rifugiò nei pressi di una chiesetta campestre diruta in contrada Torre. 
Si addormentò e nel sogno vide una donna che, presentandosi, come la Liberatrice, gli promise la grazia della guarigione per lui e per i pratolani. Al risveglio intravide fra le macerie un occhio che lo fissava, scavò e scoprì l’immagine affrescata di una Madonna.  Raccontò l’accaduto e la gente accorse sul posto per raccogliersi in preghiera. La peste fu sconfitta e fu deciso di portare l'immagine in paese, con un carro trainato da buoi.



  A questo punto, sarebbe nato un contrasto con la vicina popolazione di 
Sulmona che avanzava pretese sull’immagine per via dell’incerta 
collocazione territoriale del sito in cui era stata rinvenuta. La scelta
 fra Pratola e Sulmona venne affidata ai buoi che dovevano trainare il 
carro che trasportava il dipinto: si diressero verso Pratola 
arrestandosi proprio nel punto in cui venne poi edificata una cappella 
in onore della Madonna della Libera. Questo racconto della tradizione 
popolare non ha riscontro in alcuna fonte scritta. Vero è che nel XVI 
secolo vi fu una grande pestilenza e che nel XV secolo esisteva in 
contrada Torre una chiesa dedicata a Santa Maria. L’antica cappella con 
l’affresco della Madonna della Libera o Madonna del Popolo di ignoto 
maestro di scuola umbro-toscana, è stata quindi inserita all’interno 
dell’attuale Santuario.





Nel tempo è nata anche una particolare 
devozione alla statua processionale della Madonna della Libera,  che è 
la rappresentazione mariana più regale d’Abruzzo, vestita di porpora e 
azzurro, coronata e ricoperta di gioielli, fu eseguita dai Padri 
Celestini della Badia Morronese. Alla fine del secolo scorso la veste fu
 sostituita da un'altra, ugualmente ricamata in oro da una nobile monaca
 sulmonese, mentre quella attuale, sontuosa per ornamenti e decori, 
insieme al manto di grande valore artistico, è stata donata per grazia 
ricevuta nel 1977.

 
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