Quindi Bruno Rossi ha proseguito: “È per questo che il 25 aprile rappresenta la data fondativa della democrazia. Dopo anni di fame, di miseria, di morte e distruzione, con più di 420.000 morti e un paese in lutto, stretto nella morsa della povertà e delle macerie i Padri costituenti scrissero quella frase che tutti conosciamo e alla quale ispiriamo il nostro vivere civile: l’Italia ripudia la guerra!”.
Infine L’oratore ha concluso il suo discorso ricordando, tra le fulgide figure che seppero resistere alla barbarie della guerra e dei regimi nazi-fascisti, il sacerdote e parroco Don Gaetano Tantalo, Giusto tra le Nazioni: “… che ospitò, a rischio della propria vita, le famiglie ebree Orvieto e Pacifici per metterle a riparo dalla barbarie ideologica delle famigerate leggi razziali e dalla certa deportazione nei lager nazisti. Il venerabile Don Gaetano si offrì anche come ostaggio ai tedeschi per salvare alcuni ragazzi tagliacozzani accusati di partecipare alla Resistenza”.
Il Sindaco aveva introdotto l’intervento dell’ex amministratore Bruno Rossi con un richiamo ai diritti civili acquisiti in questi ottant’anni di libertà, di prosperità e di democrazia, alludendo all’ipotesi di chiusura definitiva del locale Presidio ospedaliero “Umberto I”, paventata nell’ultima bozza di riorganizzazione della rete ospedaliera abruzzese da parte del Governo regionale.
Alla cerimonia sono stati presenti la Presidente del Consiglio Dott.ssa Alessia Rubeo, il Vice Sindaco Anna Mastroddi, l’Assessore Angelo Poggiogalle e i Consiglieri Augusto D’Alessandro, Lorenzo Colizza e Alessandra Ricci; il Comandante della locale Stazione dell’Arma dei Carabinieri L.te Giovanni Di Girolamo e il Comandante della Polizia locale Ten. Paolo Pascucci, il Parroco don Ennio Grossi e il Cittadino onorario Prof. Domenico Amicucci.
Numerose le associazioni locali: gli Alpini, i Carabinieri in congedo, la Croce Rossa, la Protezione Civile, il Gruppo Folckloristoco “Venturini di Elisa Blasetti” e il Centro anziani.
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