A livello territoriale, in testa c’è il Teramano, con 1.229 imprese artigiane a vocazione turistica (16,5% dell’artigianato provinciale), seguito dal Chietino (1.176 imprese, 14,7%), dalla provincia di Pescara (980, 14,8%) e da quella dell’Aquila (909, 14%). Per quanto riguarda i settori, spicca in particolare quello Agroalimentare: nel Chietino e nell’Aquilano le imprese a vocazione turistica rappresentano circa un terzo del totale.
L’analisi dei dati nazionali evidenzia nel Mezzogiorno la maggior incidenza dell’artigianato nei settori a vocazione turistica sul totale dell’artigianato, pari al 18,6%, mentre il minimo è il 10,3% del Nord-Ovest. Tra le regioni primeggia la Sicilia con un peso del 21,9%, seguita da Toscana (20,0%) e Campania (19,6%). L’Abruzzo (15%) si colloca in undicesima posizione, subito dopo Basilicata (15,7%) e Molise (15,1%). In ultima posizione la Valle d’Aosta (10,5%).
“La stagione turistica è entrata nel vivo e i primi riscontri che abbiamo dal territorio sono assolutamente positivi e incoraggianti, dopo due anni duramente segnati dalla pandemia – commenta il presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo - L’Abruzzo ha tre parchi nazionali e numerose aree protette. Le nostre coste vantano ben 14 Bandiere blu. Ci sono spiagge di ogni tipo, da quelle attrezzate a quelle più selvagge. C’è la meravigliosa costa dei trabocchi. C’è la maestosità delle nostre montagne. A tutto questo si aggiungono l’enogastronomia di qualità e l’artigianato più autentico. Insomma, l’Abruzzo è una destinazione straordinaria e, in tal senso – conclude il presidente – lanciamo a tutti un invito a trascorrere le vacanze sul nostro territorio”.
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