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sabato 16 luglio 2022

" NO ALLO SCEMPIO AMBIENTALE E SI A SICUREZZA E NUOVE PIANTUMAZIONI"

COLLEPIETRO -" Il taglio degli alberi sulla statale 17 non è necessario, la Provincia non si ferma e il comitato promette battaglia. Ad alzare il tiro dello scontro il comitato “Salviamo gli alberi della piana di Collepietro” che si sta opponendo al taglio di 200 piante nel tratto della strada regionale 17 (ex-statale) che collega i comuni di Navelli e Collepietro. L’intervento messo in programma dalla provincia guidata dal presidente Angelo Caruso, prevede l’abbattimento di noci, mandorli, olmi, ippocastani e altri alberi alcuni con aspetto monumentale di oltre 80/90 anni che costeggiano la strada rendendola uno dei tratti più caratteristici e belli dell’intero tracciato. “Questo scempio ambientale non deve essere perpetrato”, lamenta la portavoce del comitato Rosa Nada, “ricordiamo alla provincia che i comuni, competenti per territorio dovrebbero avere un peso determinante nella scelta, mentre, è necessario che la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio intervenga nell’apporre il vincolo paesaggistico. Inoltre, rivolgiamo un accorato appello al presidente della regione Marco Marsilio al mondo della politica e a tutti coloro che hanno a cuore un tratto dal forte valore ambientale, storico, culturale e turistico dato che quegli alberi sorgono su un tratto stradale in precedenza attraversato dalla transumanza”. Il comitato che di recente ha aperto anche una pagina Facebook che nel giro di poco tempo ha superato i 300 iscritti, ricordano che il patrimonio "forestale" della zona è già stato duramente colpito dall'incendio del 2007. Una devastazione dalla quale il territorio forestale, a causa degli inverni meno piovosi e delle estati roventi, sta facendo fatica a riprendersi. “Anche per questi motivi”, aggiungono dal comitato, “non vogliamo rinunciare ad un albero che sia uno solo se non effettivamente necessario. Tuttavia, se questa iniziativa è invece finalizzata alla sicurezza stradale, si consiglia vivamente l'utilizzo del guard rail. Date le temperature sempre più alte degli ultimi anni e le scarse piogge, si dovrebbe semmai, procedere a piantumazioni e non alla deforestazione”. A dare man forte al comitato anche una controperizia, inviata alla Regione Abruzzo il 1 luglio, dalle associazioni Codacons, WWF, Italia Nostra, Lipu, Fiab Pescarabici, Mountain Wilderness e Altura, che hanno effettuato un sopralluogo sul posto con loro esperti forestali che in definitiva ha evidenziato che: “la quasi totalità delle piante non costituisce un pericolo per l’incolumità pubblica essendo alberi rigogliosi e senza la presenza di patogeni che possano minare la loro stabilità”, e che “la maggior parte degli alberi di noci e ippocastani non  rischiano di cadere in condizioni ordinarie, per cui non si rilevano validi e oggettivi motivi che inducono al loro abbattimento, ad eccezione di alcuni esemplari per i quali dovrebbe essere valutata l’opportunità di mantenerli e/o di abbatterli”. Forti di queste motivazioni gli esponenti del comitato si dicono pronti anche ad azioni di protesta più sostenute".

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