mettono in discussione alcune vicende della sua vita e aprono interessanti orizzonti di riflessione sulla sua parentesi umana, sul periodo in cui visse e sugli eventi che ne hanno condizionato le scelte: fatti esaminati con rigore scientifico, letti e interpretati nel rispetto delle fonti e collocati nel loro doveroso contesto storico.Dei tanti segreti che ne costellano la vita, un dato è però inconfutabile: quale che sia il paese natale, Pietro di Angelerio è “cittadino di Sulmona”; ed è sulmonese perché in questi territori è vissuto per oltre cinquant’anni, per sua libera scelta; su queste montagne ha sublimato la sua esperienza ascetica, qui ha pregato e si è dedicato al Signore, qui ha fondato la sua congregazione monastica, qui ha innalzato chiese, eremi e conventi, qui ha operato la gran parte dei miracoli; qui, tra le rocce del Morrone, aveva deciso di chiudere i suoi giorni, qui gli è stata comunicata l’elezione sul trono papale, qui ha voluto tornare – vestito del solo saio – dopo la rinuncia alla tiara; ed è qui che Pietro di Angelerio si è sentito “cittadino” della comunità sulmonese che l’ha accolto e protetto, che gli ha donato la terra per erigere la sua prima chiesa ai piedi del monte Morrone".
Franco Cavallone Carlo Alicandri Ciufelli
Presidente Accademia degli Agghiacciati Presidente PON Alumni
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