“L’Abruzzo si conferma terra accogliente e sensibile verso chi sta subendo un dramma come quello della guerra, una vicenda che ci addolora e il coinvolgimento della popolazione civile è da biasimare con tutti i mezzi. L’attacco russo fa ripiombare l’Europa decenni indietro, in un passato che speravamo di non rivivere più e insieme alle comunità locali e al mondo del volontariato”.
“La Regione sta facendo la sua parte prestando soccorso e offrendo ospitalità a chi fugge dall’Ucraina. Esattamente come hanno fatto le associazioni che si sono mobilitate a Cerchio, considerando che il programma iniziale era salvare bambini degli orfanotrofi, ma una volta arrivati sul posto, a causa di alcuni problemi, i volontari hanno preso anche i piccoli con i genitori in guerra o orfani di padre”, continua Liris, elogiando il fatto che “l'intero paese si è mosso e ha atteso l'arrivo dei bambini portando indumenti, coperte, pigiami e cibo”.
"È una situazione di cui è difficile prevedere la durata", conclude l'assessore, "per cui vanno monitorate costantemente le esigenze e vanno ringraziati anche quanti hanno espresso vicinanza dando anche la disponibilità all'adozione".
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