Se – continua Fedele – la volontà della Asl è quella di cambiare metodo di approvvigionamento sui dispositivi attraverso gare centralizzate è importante che, prima di procedere a un cambio di rotta così radicale, si preveda un riempimento delle scorte tale da garantire una fornitura adeguata per tutti i comparti chirurgici della Asl 1 e non solo, visto che la voragine di mancanze ha ampiamente colpito Avezzano e ora, a quanto ci risulta, sta investendo anche L’Aquila. Sempre che il movente dietro questa enorme scarsità di materiale sia un cambio di metodo e non, come qualcuno sostiene, debba essere invece ricondotta al tentativo di ridurre l'enorme debito accumulato dalla ASL, cosa che di certo non può avvenire sulla pelle dei cittadini e degli operatori sanitari.
Non è possibile pensare un rallentamento degli interventi per la scarsità di materiale e andare a gravare ulteriormente sulle liste d’attesa già lunghissime, o addirittura pensare che queste mancanze potrebbero compromettere anche i servizi in emergenza e urgenza, come già accaduto nella Radiologia Interventistica di Avezzano. Invece di affannarsi a zittire chi avanza denunce o a inviare becere smentite, che poi vengono puntualmente sconfessate come accaduto nella riunione di ieri, la direzione della Asl 1 dovrebbe impegnarsi a mettere a sistema una soluzione efficace sull’approvvigionamento, perché parliamo di un cambio di metodo mastodontico, sul quale possiamo anche essere d’accordo, ma sarebbe dovuto avvenire con una programmazione tale da non mettere a rischio nessun servizio. Ma a quanto pare, così non è stato. Quindi è il momento che la Asl dica chiaramente con quali modalità e in che tempi vuole colmare la mancanza di materiale e medicinali sia nei quartieri chirurgici che nelle altre unità operative.
Sono mesi che denuncio questa situazione. Ora alla luce dei fatti e delle segnalazioni che continuano ad arrivarmi, dipingendo una realtà ben peggiore di quella venuta fuori a mezzo stampa, chiederò al Presidente della Commissione Sanità Mario Quaglieri di indire immediatamente una seduta sul tema. La Regione, a trazione Lega Fratelli d’Italia e Forza Italia – incalza Fedele – che nomina la dirigenza Asl e che sull’azienda Sanitaria dovrebbe attuare un controllo costante, non può continuare a girarsi dall’altra parte. Ne va della sicurezza di migliaia di cittadini e della professionalità di tanti medici e personale sanitario che quotidianamente deve fare i conti con una dirigenza palesemente inadeguata” conclude.
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