Suggestiva anche la presenza di una pattuglia di carabinieri a cavallo del Reparto Parco Nazionale del Gran Sasso, che ha offerto ai presenti l’opportunità di interagire con splenditi e docili esemplari di cavallo italiano delle murge.
La prosecuzione della visita si è poi spostata verso alcuni dei locali interni del comprensorio militare e sulle strumentazioni e mezzi in uso ai carabinieri dell’Arma territoriale.
L’interesse ha raggiunto ciascuno dei visitatori speciali che si sono “appropriati” della caserma per tutta la mattinata, passando poi le consegne ai carabinieri per attendere alle ordinarie attività.
L’incontro ha indubbiamente diffuso, e vuole diffondere il valore della consapevolezza e della conoscenza sulla sindrome per aiutare la cultura della diversità, del rispetto e dell’inclusione sociale.
La neonata collaborazione prevede futuri incontri con i ragazzi del centro A.I.P.D. di L’Aquila che hanno anche aderito alla campagna “un albero per il futuro” promossa dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, per avvicinare i più giovani alle tematiche ambientali e contribuire ad arricchire l’ambiente con l’impianto di migliaia di nuovi alberi che costituiranno un bosco diffuso e ridurranno il riscaldamento globale.
La delegazione aquilana dell’AI.P.D., nella propria sede, ricavata in mezzo alla campagna della periferia della città, dispone di spazi a sufficienza per favorire la coltivazione e la cura delle piantine donate dal Reparto Carabinieri Biodiversità di L’Aquila.
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