F.to Mauro Nardella segretario generale territoriale UIL PA polizia penitenziaria e componente della segreteria confederale CST UIL Adriatica Gran Sasso con delega alla Pubblica amministrazione
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sabato 23 ottobre 2021
SANITÀ PENITENZIARIA AL CARCERE DI SULMONA. MAURO NARDELLA ( UIL PA) "SITUAZIONE CRITICA E POTENZIALMENTE ESPLOSIVA"
SULMONA - "Non c'è pace al carcere di massima sicurezza di Sulmona.Alle gravi carenze organiche riguardanti i settori della Polizia penitenziaria e del comparto Funzioni Centrali, negli ultimi giorni si è andata aggiungendo anche quella che va a riguardare una delle aree più delicate in assoluto che vi possano essere in un istituto penitenziario qual è quella sanitaria.Alla notizia delle dimissioni di un medico che da oltre 15 anni prestava servizio proprio all'interno della Casa di reclusione si è andata sommando quella che potrebbe riguardare la fuoriuscita, dal novero dei professionisti attualmente operanti in struttura, di altre 3 dottoresse a quanto pare in procinto di partecipare ad altrettanti corsi di specializzazione.Se così fosse (anche se le voci in merito sembrerebbero sempre più incalzanti) l'apparato carcerario sulmonese si ritroverebbe a dover operare con soli 3 dei 7 medici finora impiegati.Non si hanno notizie di avvisi pubblici in materia e volti a ricercare sostituti ( ammesso che ce ne siano).Il problema è che se la data del 1 novembre dovesse essere quella che andrebbe ad attivare un'eventualità del genere ci ritroveremmo di fronte ad una situazione che andrebbe oltre l'emergenza.Non si riuscirebbe a garantire la copertura h12 ( strutturazione presente ad Avezzano ove insistono 60 detenuti e già di per sé opinabile) figuriamoci quella contemplata per un carcere, che al suo interno fra qualche tempo ospiterà 600 mafiosi e che non può prescindere da una impostazione, così come sempre fatto sinora, sulle ventiquattro ore.Non c'è più tempo da perdere, quindi.Bene farebbe a tal proposito la ASL 1 L'Aquila-Avezzano- Sulmona a prendere urgentissimi provvedimenti anche perché, e bisogna ricordarlo sempre, il carcere è un mondo a sé... purtroppo".
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