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martedì 26 ottobre 2021

"IL TAGLIO DEL PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO STA PRODUCENDO DANNI ALLA FAUNA: TERRITORI PRIMA PROTETTI OGGI SONO AREE DI CACCIA"

ACCIANO - "Quello che sta accadendo nel Comune di Acciano è vergognoso. Da quando è stata riaperta la caccia, le aree boschive  del  territorio  comunale,  località  tagliate  questa  estate  dal  Parco  Regionale  Velino  Sirente,  sono diventate zone di guerra. I cacciatori ormai hanno mano libera su tutto il patrimonio faunistico, che fino a qualche mese era protetto dalla regolamentazione del Parco regionale, e non è raro trovare a terra bossoli di fucile e proiettili esplosi. La  fauna  che  negli  ultimi  decenni  si  è  moltiplicata  ed  ha  vissuto  liberamente  in  quei  territori, oggi,  proprio a causa  delle  mutate  condizioni  di  protezione  ambientale,  vede  minare  per  il  passatempo  di  pochi  individui  la propria integrità. Nel  momento  in  cui  si  apre  alla  caccia  su  un  tale  tesoro  faunistico  integro,  non  solo  vengono  decimati  un numero inimmaginabile di uccelli e mammiferi caratteristici delle nostre aree, ma anche gli animali protetti e non cacciabili  sono  esposti  ad  uno  stress  talmente  alto  da  causarne  la  morte.  Inoltre  la  presenza  dell’uomo  o  il rumore  degli  spari  può  causare  in  questi  animali  panico,  perdita  dell’orientamento,  autolesionismo,  nonché l’invasione dei territori da parte di altri simili o di predatori. Senza trascurare, infine, il pericolo continuo in cui si trovano gli escursionisti ed i turisti che vengono a visitare la nostra meravigliosa natura, i quali fino a pochi mesi fa potevano muoversi sui sentieri del Parco senza doversi ritrovare in mezzo alle doppiette. Nell’attuale periodo storico, in cui è sotto i riflettori l’importanza che ha la natura nella vita di ogni individuo e la ricchezza  floro-faunistica  viene  tutelata  dalle  Istituzioni  in  ogni  parte  del  mondo,  che  a  L’Aquila  avvengano ancora stragi barbariche simili è inaccettabile, anacronistico e pericoloso. Chiediamo, quindi, a gran voce la presenza di controlli massicci dei Carabinieri Forestali, il ripristino originario dell’area  del  Parco  Velino  Sirente  e  pretendiamo  che  chi  ha  commesso  questo  scempio  se  ne  prenda  tutte  le responsabilità".    

                                                                                                                O.A. WWF Abruzzo Montano                                                                                                                             Sezione di L’Aquila

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