Che essi vengano inclusi nell’Area C di Protezione dell’Ente Parco Nazionale della Majella.
L’Associazione intende di seguito motivare la richiesta esplicitando quanto affermato:STATUTO DEL Parco Nazionale della Majella. Si riporta solo la parte invocata b) c) d)
Articolo 3 - Finalità
1- L'Ente Parco ha il compito di perseguire le seguenti finalità di tutela ambientale e di promozione sociale:
b) salvaguardare le aree suscettibili di alterazione ed i sistemi di specifico interesse naturalistico;
conservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale artistico; migliorare, in relazione a specifici interessi di carattere naturalistico, produttivo e protettivo, la copertura vegetale;
c) favorire, riorganizzare ed ottimizzare le attività economiche, in particolare quelle agricole, zootecniche,
forestali ed artigianali e promuovere lo sviluppo di attività integrative compatibili con le finalità precedenti;
d) promuovere attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale.
I valori ambientali dei territori di cui si chiede l’inclusione sono stati esposti nella Relazione dell’Ente Parco del 30 settembre 2019 (Prot. N0013154 del 31-10.2019 tipopartenza) inviata al Comune di Sulmona dietro richiesta della Sindaca Annamaria Casini ( Città di Sulmona --arrivo- Prot. 50991/PROT del 22/11/2019-titoloII-classe 01), in merito al coinvolgimento dell’Ente Parco sul procedimento di approvazione del progetto della Snam e alla “Caratterizzazione ambientale dell’area della Centrale e dei territori attraversati dal metanodotto”. La Direzione certificò che l’Ente Parco Nazionale della Majella non era mai stato ufficialmente coinvolto nei procedimenti amministrativi relativi all’autorizzazione del progetto della Snam in argomento e, con l’ausilio degli Uffici dell’Ente, predispose la Relazione che titola:
<< CARATTERIZZAZIONE Ambientale dell’area interessata dal Progetto per la realizzazione del metanodotto Sulmona-Foligno e centrale di compressione e spinta del gas metano in Località Case Pente del Comune di Sulmona (AQ). Proponente: SNAM Rete Gas S.p.A. >>
In essa si afferma che la località Case Pente è limitrofa a ben 2 zone speciali di conservazione facenti parte della Rete Natura 2000: SIC IT 7110204 “Majella Sud Ovest” e SIC IT 7110100 “Monte Genzana”.
-Nel Rapporto Ambientale, in cui descrive Flora e Vegetazione Naturale e Seminaturale, elenca i seguenti habitat (Direttiva Comunitaria 43/92/CEE):
Habitat 5110- Formazioni stabili xerotermofile a Buzus sempervirens sui pendii rocciosi
Habitat 6210 – Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia). Si cita: << E’ notevole la presenza di oltre 30 specie di orchidee, molte delle quali endemiche e alcune rarissime a livello regionale>>.
Nella esposizione della Fauna presente, relativa ai Mammiferi, la Relazione così recita:
<< Nel corso del 2019 ben 5 differenti individui di Orso Bruno Marsicano hanno utilizzato l’area durante il periodo estivo, attratti dalle abbondanti risorse trofiche disponibili in sito per la specie. I dati del monitoraggio sulla specie condotti dal personale afferente al Parco Nazionale della Majella, ai Carabinieri Forestali e alla Regione Abruzzo, effettuati nell’ambito della “Rete di Monitoraggio dell’Orso bruno marsicano, istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, hanno dimostrato inequivocabilmente l’importanza dell’area come sito di alimentazione, in particolare nei mesi estivi e in quelli precedenti il periodo del letargo. I dati dei collari Gps posizionati su orsi catturati dal personale del PNM così come quelli delle analisi del DNA su campioni biologici rinvenuti nell’area hanno evidenziato come diversi orsi, maschi, ma anche femmine riproduttive con cuccioli, utilizzino sistematicamente, ogni anno, i numerosi alberi da frutto e gli arbusti ricchi di bacche presenti nell’area. Questo avviene in particolare nel periodo compreso tra i mesi di giugno e settembre, quando gli orsi hanno stringenti necessità fisiologiche di accumulare le energie indispensabili a portare avanti le riproduzioni e a superare i mesi invernali. L’area è sempre stata utilizzata negli anni dagli orsi che vivono all’interno del Parco Nazionale della Majella e l’aumento notevole nel numero di individui che frequentano il Parco registrato in maniera scientifica e sistematica a partire dal 2012, con oltre 15 diversi individui e almeno 3 femmine riproduttive, ha determinato un utilizzo sempre più significativo del territorio in oggetto da questa specie ad altissimo rischio di estinzione.>>
La relazione certifica inoltre la presenza del Gatto Selvatico per cui è previsto un progetto LIFE NATURA DELLA Commissione Europea volto a ridurne la mortalità causata da investimenti stradali.
Tra le segnalazioni della Fauna Acquatica viene segnalata la presenza del Gambero di fiume nel corso basso del fiume Vella, da S.Alberto, nel Comune di Pacentro, verso valle, e del Tritone Crestato Italiano segnalato all’imbocco del Vallone di Grascito, e in diverse pozze e canali presenti in località S.Vito, La Cona e molte altre. Sia il Tritone crestato italiano che il Gambero di fiume sono tutelati dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.
Per quanto riguarda il valore archeologico, da un parere espresso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali si riporta quanto segue:
- “La località è interessata dalla presenza di strutture, reperti e stratificazioni di interesse archeologico in quanto lungo la strada sono ancora presenti sepolture di epoca italica e romana, venute in parte alla luce durante i lavori di sistemazione della strada Sulmona-Campo di Giove e indagate parzialmente durante l’intervento di allargamento della sede stradale (anni Settanta del Novecento);
- nella zona fu rinvenuta la nota iscrizione detta “dei callitani” (EE. VII, 139), ora conservata presso la sezione italica del Museo Archeologico al Palazzo dell’Annunziata a Sulmona, che attesta la percorrenza tratturale fin dal I sec. a.C.;
- inoltre, sul declivio collinare in località Vetoli, sono presenti le strutture della chiesetta rupestre di S. Angelo in Vetulis del sec.VIII. Così recita il documento del Ministero: <<La forte disseminazione dei frammenti fittili e ceramici sparsi sul terreno documentano la presenza di un insediamento italico-romano, la cui frequentazione continua in età longobarda fino all’Alto Medioevo, come attestano i numerosi materiali reimpiegati (colonne, capitelli, iscrizioni, elementi di decorazione architettonica e di trabeazione in pietra) >>;
- nella zona fu rinvenuto il sarcofago di età romana contenente le spoglie di Numisina ( CIL IX, 3107)”.
L’Associazione Orsa Pro Natura Peligna invita le amministrazioni dei Comuni di Sulmona e Pacentro a considerare l’altissimo valore ambientale del territorio in oggetto, di cui andare orgogliosi e su cui si può e si deve investire valorizzandolo; nella zona è stata autorizzata il 7.03.2018 (3 gg dopo le elezioni politiche) dal Ministero dello Sviluppo una Centrale di Compressione e Spinta di gas metano, dopo che il Presidente del Consiglio Gentiloni, prima di sciogliere le Camere, il 22 dicembre 2017 aveva annullato il NO ALL’INTESA della Regione Abruzzo. Se la Centrale dovesse essere realizzata altre attività impattanti potrebbero insediarsi nella zona distruggendo questo grande patrimonio naturale ricco di biodiversità e di storia. Dobbiamo tutelarlo".
Alla c.a. di: Sindaco dott. Annamaria Casini
Giunta Comunale
Consiglieri Comunali
del Comune di Sulmona
Sindaco dott. Guido Angelilli
Giunta Comunale
Consiglieri Comunali
Del Comune di Pacentro
: E p.c. Presidente dott. Lucio Zazzara
Giunta Esecutiva
Consiglio Direttivo
Comunità del Parco
Dell’Ente Parco Nazionale della Majella
ASSOCIAZIONE “ORSA PRO NATURA PELIGNA”
Presidente Maria Clotilde Iavarone
Sulmona 2 novembre 2020
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