PRATOLA - "Caro Presidente, domani sarai qui a Sulmona, e durante una riunione con tutti i Sindaci ed il Manager Testa nel pomeriggio di ieri è stato confermato che verrete a parlare con il Direttore del San Raffaele perché la struttura vuole mettersi a disposizione per attrezzare posti Covid, in ragione del momento delicato che anche questo territorio sta vivendo nell'emergenza. Durante la stessa riunione, però, nessuno ci ha messo al corrente di ciò che stava accadendo all’interno del nostro Ospedale, che abbiamo appreso soltanto qualche ora dopo dalla stampa.E sembrerebbe che i posti in Rianimazione siano stati interamente liberati ed i pazienti trasferiti altrove così da portare in quel reparto i malati Covid. Non è stato certamente bello, ed è apparso chiaro e netto uno sgarbo istituzionale. Ma tralasciando quest’ultimo aspetto, perché non ci sfugge affatto la drammatica pressione degli eventi legata all'aggravarsi dell'emergenza ed il fatto che in pandemia i protocolli stanno saltando, oggi va affrontato con necessaria urgenza il problema più importante: un Ospedale senza Rianimazione significa un Ospedale senza possibilità di interventi. In un momento certamente difficile, è fondamentale salvare vite umane dal Covid e tutelare tutte le altre delicate situazioni all'interno di una struttura cruciale per un territorio come il nostro, contemperando così un'esigenza rilevante e di grande portata.
Ed ecco il punto: perché non allestire un’ala dedicata unicamente ai pazienti Covid? La famosa area grigia perché non destinarla unicamente a loro?
Perché si è consentito lasciare i pazienti Covid nel vecchio Pronto Soccorso in attesa di posti in altri Ospedali e con l’ansia terribile dei parenti dei familiari che con le ore peggioravano?
Perché si è dato il consenso a traferire nostri infermieri altrove?
Il personale sanitario è allo stremo. Va assolutamente potenziato, ora e non domani.
È vero …la politica, la brutta politica degli anni trascorsi ha “rovinato” il nostro ospedale, sottomesso alla logica spietata dei numeri e umiliato da scelte e decisioni assunte senza nemmeno provare a tenere conto di tante ragioni cruciali.
Troppi politicanti hanno invaso il campo senza alcuna competenza mettendo bocca su programmazioni e primariati. Ancora oggi sento taluni parlare come se fossero sanitari e capissero solo loro di Sanità.
Ed avete ragione quando tra le righe dite che qui c’è troppa litigiosità.
Stendiamo certamente un velo pietoso su quanto accaduto a marzo.
Covid sì, Covid no, mentre era quello il momento per dirvi a gran voce: bene, anche noi siamo disponibili ma dateci attrezzature e personale per allestire adeguatamente l’Ospedale affinché non si ripetano più situazioni angoscianti come quelle vissute.
Non esiste il malato della Valle Peligna e quello del Pescarese.
Esistono i malati con pari dignità e tutti vanno salvaguardati.
Costi quel che costi.
Sei un maratoneta e chi lo è sportivamente lo è anche nella vita: chi è abituato allo sforzo fisico, alla capacità di concentrazione nel tempo per arrivare al traguardo, può avere il coraggio di scelte ferme e decise.
Domani, quando verrai, è fondamentale riportare ordine, chiarezza, certezze e soprattutto sicurezze.
Lo so che non è facile ma bisogna riuscirci. Definisci il ruolo del nostro Ospedale, con la garanzia immediata che le nostre cure dovranno essere per tutti.
Richiama la nostra Rianimazione.
C’è posto per tutti e per tutti deve essere in sicurezza.
E senza polemica ma a servizio della collettività noi daremo il nostro contributo, il contributo di una comunità matura".
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