SULMONA - "Dopo circa due mesi di confinamento resosi necessario per ridurre l'entità dell'epidemia da COVID 19 ( che in alcune aree del Paese ha rischiato avere conseguenze ancor più tragiche di quelle registrate) è possibile tracciare un primo bilancio.Innanzitutto sappiamo qualcosa in più del virus responsabile e delle modalità con cui si sviluppa l'infezione nei casi più gravi , ma non conosciamo le ragioni per le quali in alcuni individui ( la stragrande maggioranza) la malattia abbia un decorso sintomatologico simile al raffreddore o addirittura senza sintomi ( gli "asintomatici") ed in altri, invece, procuri serissimi danni ( ai polmoni ed altri organi ed apparati ) che rendono necessario il ricorso alla terapia intensiva salvavita.Rispetto alla fase iniziale, quando diversi ospedali della Lombardia, del Veneto e dell'Emilia Romagna hanno rischiato il tracollo a seguito del massiccio afflusso di malati , oggi l'esperienza della cura ha permesso ai medici di individuare un protocollo per l'uso mirato,nelle diverse fasi dell'infezione , di alcuni farmaci potenzialmente capaci di ridurne la gravità e la durata.
Ma ad oggi non abbiamo farmaci specificamente attivi contro il COVID 19 e per l'eventuale vaccino bisognerà attendere ( se tutto va bene!) non meno di 12/18 mesi.
Allora bisogna ricordare bene che il motivo della progressiva riduzione del numero dei morti e dei malati di COVID 19 non è stata determinata dalla progressiva esperienza e competenza di cura del personale sanitario ( cui dovrà essere testimoniata anche in seguito la riconoscenza per il loro fondamentale impegno nello scongiurare la catastrofe) ma dalla applicazione delle drastiche misure di confinamento e distanziamento interpersonale stabilite da Governo su suggerimento della comunità scientifica.Da oggi queste misure subiranno un primo allentamento.
RICORDIAMOCI , PERÒ, CHE NON È FINITA!
È assolutamente necessario continuare ad indossare la maschera facciale, a mantenere la distanza di sicurezza e ad evitare gli assembramenti.
Tutto ciò che è successo finora NON È STATO UNO SCHERZO e con il COVID 19 NON CONVIENE SCHERZARE!
Da oggi tocca a noi dimostrare che siamo cittadini responsabili che rispettano le regole e che le fanno rispettare agli incoscienti ed agli irresponsabili.
Ricordiamoci e ricordiamo anche agli altri che un PAZIENTE ASINTOMATICO IN ASSENZA DI PROTEZIONE PUÒ INFETTARE PIÙ DI 100 PERSONE E CHE NON CI VUOLE NULLA A FAR RIESPLODERE L'EPIDEMIA CHE È ANCORA IN CORSO!
Ed ognuno di noi può essere un paziente asintomatico.
Se vogliamo salvarci da una seconda ondata epidemica( che sarebbe una strage) dobbiamo essere diligenti e pazienti.
DA OGGI NON RICOMINCIA LA VITA DI PRIMA!
Per quella,che non sarà sicuramente la stessa,ci vorrà tempo.
Da oggi prosegue,semplicemente in modo più responsabile,il nostro impegno di cittadini per contribuire a ridurre i danni sanitari,sociali ed economici prodotti dal COVID 19".
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