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venerdì 8 marzo 2019

CONSIGLIO COMUNALE, CLIMA TESO. APPRODA IN AULA IL PATTO DI FINE MANDATO

SULMONA - L’odierna seduta dell’assise civica che ha segnato il debutto del nuovo esecutivo comunale, nato dall’accordo tra i civici e il Pd, si è svolta in un clima particolarmente teso.E’ stato il Consiglio Comunale delle spiegazioni e delle giustificazioni, dei capricci per le poltrone e delle spartizioni di responsabilità. Ma anche delle reminiscenze. Di chi doveva fare e non ha fatto. Firmare e non ha firmato. Di chi è passato da una parte all’altra e di chi si sente tradito. A presentare i neo assessori è stata, all’inizio della seduta, il sindaco Annamaria Casini che ha illustrato anche le priorità da centrare: il sostegno alle battaglie contro metanodotto e centrale Snam, salvaguardia del punto nascita, servizi sanitari e tribunale, valorizzazione stazione ferroviaria di Sulmona, mobilità sostenibile, creazione museo ferroviario, turismo, piano regolatore, rilancio dell’agricoltura, nuova convenzione sul Cogesa Spa, esternalizzazione dei servizi, coordinamento delle associazioni e la realizzazione del parco letterario dedicato a Ovidio.
“E’ una nuova maggioranza è nata da un accordo tra i gruppi Adesso Sulmona, Sulmona al centro e il Pd che ha determinato una Giunta di responsabilità”- chiarisce subito la Casini non senza un pizzico di dispiacere perché si aspettava un dibattito più improntato sui temi anche se, sul fronte della riorganizzazione della macchina amministrativa il primo cittadino è stata incalzata dai consiglieri Fabio Pingue e Mauro Tirabassi che ha presentato una domanda di attualità sul pensionamento del comandante della Polizia Locale, Antonio Litigante. Ma anche da Fabio Ranalli ed Elisabetta Bianchi che hanno chiesto delucidazioni sulla successione di Litigante e sull’inquadramento del Comandante reggente, Leonardo Mercurio. “Sotto questo profilo ci sarà una vigilanza attentissima perché il ruolo del consigliere comunale è anche quello di portare le carte agli organi competenti”- esordisce Fabio Pingue, che ha ufficializzato il passaggio all’opposizione dopo esserci scontrato il aula con il capogruppo di Adesso Sulmona, Andrea Ramunno. Un lungo battibecco ha visto protagonisti i due giovani consiglieri. “In questi due anni hai messi in difficoltà la maggioranza ma anche la minoranza. Ti sei seduto su due tavoli. Smentiscimi se è vero”- è intervenuto Ramunno. Mentre Pingue ha replicato sostenendo che “questo non è un consiglio Comunale ma siamo tornati ai tempi della santa inquisizione e di Gironimo Savonarola”. Ma a beccarsi quest’oggi sono stati anche i consiglieri Mauro Tirabassi e Bruno Di Masci, seduti affianco in Consiglio, nonostante le diverse posizioni. Il primo si schiera in opposizione e l’altro appoggia la neonata Giunta ma di cambiare posto e di passare dall’altra parte non ne vuole sapere. Sulla stessa linea gli altri due consiglieri del Pd che hanno dato un appoggio- ricorda il capogruppo, Antonio Di Rienzo- solo di tipo tecnico per evitare l’ennesimo commissariamento. Nel corso della seduta il Consiglio ha riconosciuto anche i debiti fuori bilancio, che ammontano a 350 mila euro, con la maggioranza dei voti espressi.













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