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giovedì 28 giugno 2018

BUSSI, MANCATO INVIO CARTE: INTERROGAZIONE BRACCO

BUSSI - Un'interrogazione per venire a conoscenza delle motivazioni per le quali "i funzionari della Regione Abruzzo non abbiano trasmesso al ministero dell'Ambiente l'importantissimo documento redatto dal CCR VIA (Comitato di coordinamento regionale per la Valutazione di impatto ambientale) che avrebbe consentito la conclusione dell'iter finalizzato alla bonifica dell'area denominata Tre Monti e riguardante il SIN (Sito di interesse nazionale) di Bussi sul Tirino'. E' il documento politico che il Consigliere Leandro Bracco si accinge a protocollare all'Emiciclo e che concerne la tormentata vicenda che attiene proprio al SIN di Bussi, nel Pescarese. "Appare sempre più imbarazzante – afferma l'esponente di Sinistra Italiana – la condotta della Regione Abruzzo riguardo la bonifica del Sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino la cui istituzione, tramite decreto ministeriale, porta la data del 29 maggio 2008.
Una quarantina di giorni fa il CCR VIA della nostra regione ha esaminato il progetto operativo denominato 'Piano di rimozione dei rifiuti, area Tre Monti'". "Questa porzione di territorio – prosegue Bracco – risulta essere una delle aree appunto inserite nel SIN Bussi sul Tirino che da anni attende concreti ma soprattutto immediati interventi di bonifica. Nei mesi scorsi la vicenda amministrativa aveva subito una battuta d'arresto in quanto con nota inviata il 16 aprile scorso dal Servizio Gestione Rifiuti era stata rilevata la necessità di sottoporre l'intervento di rimozione dei rifiuti a Valutazione di impatto ambientale e lo stesso Servizio Gestione Rifiuti aveva sollecitato proprio il CCR VIA affinché si esprimesse in merito". "Circostanza, questa – evidenzia il Consigliere Segretario del Consiglio regionale – apparsa da subito totalmente incomprensibile. Il Servizio Gestione Rifiuti, in modo a dir poco sorprendente, sembrava essere preoccupato più dalle attività di bonifica che non dal fatto che nell'area Tre Monti terreni e falde fossero contaminati in misura rilevantissima. D'altra parte il Testo Unico in materia ambientale non prevede, fra le attività da sottoporre a VIA, le bonifiche. A questa circostanza, inoltre, ne andava sommata un'altra e cioè che la decisione assunta dal Servizio Gestione Rifiuti medesimo avrebbe comportato un'ulteriore dilatazione dei tempi". "La decisione assunta il 22 maggio scorso dal CCR VIA di 'esclusione da procedura di Valutazione ambientale e di VIA' segnava un cambio di rotta facendo prevalere la logica del buon senso. In particolare il parere evidenziava come 'l'intervento di bonifica fosse ad alto interesse pubblico e finalizzato al risanamento ambientale e alla tutela della salute pubblica e avesse, quindi, carattere d'urgenza'". "Ma qualcosa di assolutamente singolare – nota Bracco – è accaduto nei giorni a seguire. Lo stesso CCR VIA non ha mai provveduto a trasmettere il proprio documento al ministero dell'Ambiente. Circostanza, questa, deplorevole, gravissima e che non può essere minimamente giustificata. Com'è possibile che i funzionari della Regione non abbiano inviato il documento atteso dal Ministero proprio per consentire la conclusione dell'iter di bonifica? La Conferenza dei servizi, aperta presso il dicastero dell'Ambiente, non si sarebbe chiusa senza l'acquisizione del provvedimento e questa circostanza era nota. Il fatto deve essere chiarito quanto prima. Deve inoltre essere fatta luce sulla posizione, in termini di responsabilità, di coloro i quali la cui omissione ha rischiato di far perdere ulteriore tempo a danno dei cittadini e dell'ambiente. Per questo motivo ho ritenuto doveroso e opportuno – conclude Leandro Bracco – presentare un'interrogazione in Consiglio regionale che però non avrebbe potuto prendere forma se non fosse stato per la Stazione Ornitologica abruzzese il cui encomiabile lavoro ha fatto emergere la vicenda".