SULMONA - Il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR) e Snam hanno siglato un accordo d’intesa sulle iniziative di Alternanza Scuola-Lavoro avviate quest’anno dalla multinazionale.Il protocollo è stato firmato ieri a Roma nella sede del Ministero.“Questo protocollo suggella in un accordo numerosi progetti già portati avanti dalle scuole in collaborazione con Snam e completa l’offerta formativa dell’alternanza scuola-lavoro con percorsi qualificati nel campo delle infrastrutture collegate alle fonti energetiche – ha riportato il Direttore Palermo –.
È un ulteriore tassello con cui il MIUR favorisce la transizione tra scuola e lavoro”.
Il programma di alternanza di Snam , chiamato "Young Energy" coinvolge 9 istituti superiori in 6 diverse regioni d'Italia e in ogni scuola la multinazionale ha portato esperienze e testimonianze dei dipendenti e dei manager. Gli incontri sono stati seguiti da un percorso di formazione su tematiche come sostenibilità, sicurezza e ambiente, parole che utilizzate da loro suonano come bestemmie. Quello che raccontano si scontra con quello che in realtà ambiscono a fare, un progetto anacronistico, pericoloso e lontani anni luce dalla sostenibilità. Ci sono state delle visite guidate in diverse sedi dell’azienda.
L’alternanza scuola lavoro, resa obbligatoria dalla riforma della Buona Scuola apportata dalla legge 107/2015, consiste nel proiettare gli studenti nel mondo del lavoro e dovrebbe dar loro la possibilità di sperimentare un’esperienza lavorativa. Gli alunni del triennio (terzo, quarto e quinto anno), che sono appunto gli studenti che sono tenuti a svolgere le ore obbligatorie di alternanza (200 nel licei, 400 negli istituti tecnici e 500 negli istituti professionali) dovrebbero avere la possibilità di aprire le loro menti invece che limitarsi a studiare e dovrebbero potersi arricchire tramite i progetti di alternanza. Purtroppo questo non accade e ci ritroviamo di nuovo davanti a una situazione che ci costringe a riaffermare i nostri diritti di studenti, chiediamo delle attività di alternanza scuola-lavoro valide: non è ammissibile che nelle scuole vengano avanzate proposte di questo tipo. Non vogliamo diventare le pedine che una qualsiasi multinazionale è capace di muovere a suo piacimento, abbiamo bisogno di una formazione coerente e che possa proiettarci verso il mondo del lavoro!
Noi ragazzi del Collettivo Studentesco di Sulmona combattiamo ogni giorno la battaglia contro la SNAM, poiché la costruzione del metanodotto e della centrale di compressione prevista nella periferia della nostra città, andrebbe a devastare il territorio circostante.
Nelle scuole si dovrebbe insegnare a rispettare il proprio territorio e l’ambiente, non a distruggerlo attraverso un’opera inutile, attraverso testimonianze di uomini che lavorano per una multinazionale a cui interessa solo dei propri profitti e non del benessere dell’ambiente.
Ci siamo trovati di fronte a questa situazione che vede unire la nostra lotta contro la SNAM insieme a quella contro un’alternanza scuola-lavoro che sfrutta gli studenti e che non permette loro di formarsi in maniera corretta.
Nei prossimi giorni faremo partire una campagna sui social, per noi non è accettabile che una proposta di questo tipo possa essere introdotta all’interno delle scuole, e faremo sentire la nostra voce.
Collettivo Studentesco Sulmona
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